È possibile pensare che la produzione di latte, uova, carne e dei loro trasformati possa avvenire nel rispetto della salute del consumatore, dell’ambiente e degli animali e sia anche economicamente sostenibile?
Dal 9 all’11 settembre, Bologna ospita l’undicesima European Conference on Precision Livestock Farming, il principale evento europeo sulla zootecnia di precisione. Al Palazzo dei Congressi si troveranno circa quattrocento studiosi, tecnici e rappresentanti di aziende leader del settore in arrivo da più di trenta paesi.
L’orizzonte a cui si guarda è quello di una gestione degli allevamenti sempre più rivolta al benessere, alla sicurezza alimentare e alla protezione ambientale. Una sfida già oggi possibile: tra gli ospiti attesi ci sarà infatti anche un allevatore che grazie alla zootecnia di precisione sta continuamente riducendo l’impronta carbonica del suo latte, puntando alla neutralità carbonica.
"Non può esserci un settore zootecnico competitivo e sostenibile senza sistemi di gestione in grado di garantire una stretta interconnessione tra la fornitura di prodotti sani e sicuri, il benessere degli animali, lo sviluppo equo della filiera alimentare, la protezione ambientale e la trasparenza pubblica basata su principi e valori equi", spiegano Patrizia Tassinari e Daniele Torreggiani, professori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, tra i principali organizzatori dell'evento. "La zootecnia di precisione è al centro di tutto questo: un'integrazione di sistemi e tecnologie innovative con approcci e visioni rivoluzionari, che collegano animali, esseri umani e ambiente".
La Precision Livestock Farming è infatti un'idea di allevamento smart che utilizza sensori e tecnologie informatiche per monitorare la salute, il benessere e la produzione degli animali e ridurre l'impatto ambientale. Sistemi di monitoraggio, computer vision e imaging, analisi del suono, analisi dei dati, intelligenza artificiale, big data e modellazione sono tutti approcci oggi applicabili sia nelle strutture di allevamento che per gli animali allevati all'aperto. In questo modo, allevatori, veterinari ed esperti possono fare scelte informate sulla base di una raccolta continua e automatizzata di informazioni.
"L'analisi integrata di ‘smart data’ di singoli animali e degli ambienti d’allevamento – dice ancora Tassinari – apre nuove strade per la diagnosi precoce e la prevenzione delle malattie, un maggiore benessere degli animali e la tracciabilità della produzione, una migliore sostenibilità economica, perseguendo allo stesso tempo la protezione ambientale e il miglioramento della biodiversità, sostenendo una nuova consapevolezza sociale".
Tutti temi che saranno affrontati nelle keynote lecture, nelle quaranta sessioni della conferenza e nei vari workshop, con focus sugli aspetti strutturali, impiantistici, ambientali e gestionali della zootecnica di precisione, e sulle sfide più importanti che le filiere zootecniche sono chiamate ad affrontare. Senza dimenticare le opportunità che la Precision Livestock Farming può offrire, tra cui la necessità di coniugare la tradizione dei prodotti di qualità del panorama alimentare europeo con l'innovazione, per dare vita sistemi zootecnici più resilienti.