Rafforzare il legame della società bolognese con la città, attraverso la scoperta di una parte della sua storia spesso poco nota, è l’obiettivo delle Passeggiate letterarie, organizzate dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica (FICLIT) dell’Alma Mater, la cui prima edizione - in programma sabato 21 e 28 settembre e sabato 12 e 19 ottobre - avrà come protagonista il capoluogo visto da Francesco Petrarca, di cui ricorrono i 650 anni dalla morte, ed Ezio Raimondi, di cui sono in corso i festeggiamenti del centenario.
Quattro appuntamenti, che vedono la collaborazione delle più importanti istituzioni museali e bibliotecarie cittadine, per accompagnare i partecipanti attraverso i luoghi più significativi della vita bolognese dei due letterati, valorizzando la fisionomia di Petrarca studente a Bologna e di Raimondi studente e studioso di Petrarca.
Un’occasione per far entrare la cittadinanza in contatto con opere artistiche, documenti, manoscritti, stampe e fotografie, a cui difficilmente i non addetti ai lavori potrebbero accedere, che raccontano attraverso le voci di Petrarca e Raimondi una Bologna passata, nella convinzione che ciò possa rappresentare una fonte di straordinario arricchimento sociale e culturale.
Le passeggiate avranno inizio presso il Museo Civico Medievale: sarà mostrata la Bologna trecentesca, vissuta e descritta da Petrarca, e le più importanti opere artistiche e monumentali che recano tracce del grande poeta, tra cui le arche monumentali dei dottori dello Studio bolognese e in primis di Giovanni d’Andrea, maestro del giovane Petrarca, il cui monumento funebre rappresenta un vero capolavoro della scultura bolognese di metà Trecento. Seconda tappa sarà la Biblioteca Universitaria, dove sarà allestita una mostra di manoscritti e stampe petrarcheschi emblematici del suo rapporto con Bologna.
Il percorso terminerà con la visita alla Biblioteca umanistica “Ezio Raimondi”, per raccontare gli anni giovanili di Raimondi, trascorsi in una Bologna differente e uguale allo stesso tempo a quella descritta da Petrarca, a cui il grande professore ha dedicato sin dai primi anni di studio lavori fondamentali. I partecipanti ammireranno i più significativi materiali conservati presso il Fondo Raimondi, che mostrano il giovane studioso di Petrarca, i libri da lui posseduti, letti e postillati e i volumi da lui scritti, dedicati ad altre personalità di eccellenza dell’Università felsinea.
Ad accompagnare i presenti una narrazione unitaria, a cura di giovani ricercatrici e ricercatori del Dipartimento FICLIT, che lascerà ampio spazio alle parole di Petrarca e Raimondi, di cui si leggeranno i brani più significativi: si metterà in luce cosa Bologna ha significato per Petrarca e cosa gli ha lasciato, ma anche cosa Petrarca ha significato per Bologna, in uno scambio proficuo che è, per molti versi, alla base della moderna civiltà letteraria italiana. Al contempo si mostrerà l’impatto avuto dal poeta sulla scena intellettuale bolognese del Novecento, ricorrendo alle più celebri pagine di Ezio Raimondi.