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L’Azienda Agraria dell’Università di Bologna festeggia i suoi primi cinquant’anni

Oggi è la più grande azienda agraria universitaria d’Italia: un living lab che sostiene la didattica e la ricerca, offre prodotti a chilometro zero e contribuisce a mettere a punto nuove soluzioni per favorire la sostenibilità sociale, economica ed ambientale


L’Azienda Agraria dell’Università di Bologna (A.U.B.) festeggia i suoi primi cinquant’anni di attività. Nata nel 1974, è oggi la più grande azienda agraria universitaria d’Italia, con attività pensate per sostenere la ricerca e la didattica dell’Alma Mater e per favorire rapporti sempre più stretti con il tessuto produttivo del territorio.

Per celebrare questo importante anniversario, venerdì 15 novembre l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari ospita l’appuntamento “Aziende agrarie universitarie: living lab interdisciplinari per la formazione e la ricerca agroalimentare”.

L’apertura sarà affidata ai saluti del Rettore Giovanni Molari, della presidente di A.U.B. Rebecca Levy Orelli, del direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari Giovanni Dinelli e del direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Pier Paolo Gatta. A seguire, studiosi dell'Alma Mater e di altri atenei italiani racconteranno da prospettive diverse l'importanza di spazi come le aziende agrarie universitarie per il futuro della ricerca in campo agro-alimentare e per la sostenibilità sociale, economica ed ambientale.

L’evento è patrocinato dallo Spoke 5 di Agritech, il Centro Nazionale per le Tecnologie dell'Agricoltura sostenuto dal PNRR. All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infatti, viene data particolare rilevanza ai living labs: spazi fisici di collaborazione e sperimentazione - come le aziende agrarie universitarie - nei quali diversi attori lavorano insieme per progettare soluzioni innovative.

"Nei suoi cinquant'anni di attività, i valori costituenti, organizzativi e di indirizzo dell’A.U.B. sono stati in linea con quelli di Ateneo", sottolinea Leonardo Nanni Costa, professore al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari e direttore dell'Azienda Agraria. "L’azienda ha sempre previsto l’inclusione, le pari opportunità e la valorizzazione delle competenze, supportando la ricerca e la didattica e offrendo numerose opportunità di studio e di lavoro alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo".

Tra le sue tante attività, l'Azienda Agraria dell'Alma Mater si occupa anche della manutenzione delle aree verdi universitarie e gestisce una mensa che, dopo i lavori di ammodernamento, verrà riaperta all’inizio del prossimo anno nel Centro didattico sperimentale di Cadriano. Inoltre, è fornitore per terzi, vendendo, ad esempio, i cereali e le leguminose dei suoi terreni e il latte prodotto nella stalla didattico-sperimentale di Ozzano.

Non solo: dal 2013 gestisce il progetto Km Zero, grazie al quale è possibile ordinare i prodotti nati nei campi dell'Azienda Agraria, come frutta e verdura di stagione, ma anche marmellate, vino e altro ancora, e ritirarli nel punto vendita in via Filippo Re, a Bologna.

"L’obiettivo del progetto Km Zero è creare una filiera corta nel commercio dei prodotti ortofrutticoli e derivati, promuovendo così una connessione più diretta tra la città e la campagna e consentendo ai consumatori di familiarizzare con i prodotti agricoli tipici del territorio, seguendone l’andamento stagionale", spiega Nanni Costa. "Questo si traduce in un maggior coinvolgimento e consapevolezza da parte dei consumatori riguardo all'origine e alla freschezza dei prodotti che acquistano, favorendo così non solo la valorizzazione delle risorse agricole del territorio, ma anche la sostenibilità ambientale".

Aziende agrarie universitarie: living lab interdisciplinari per la formazione e la ricerca agroalimentare

15 Novembre 2024

ore: 09:30

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, Aula Magna (Viale Giuseppe Fanin, 40-50 - Bologna)

Nel 2024 ricorre il 50° anno d’attività dell’Azienda Agraria dell’Università di Bologna e si è deciso di ricordare questo traguardo con un convegno che sottolinei il ruolo fondamentale, in termini di sperimentazione e di didattica, delle aziende agrarie delle Università italiane. Nell’ambito del PNRR, queste strutture, definite “living labs”, hanno assunto un ruolo determinante nel sostenere lo sforzo di questo grande progetto di ricerca. Il Convegno metterà a confronto le diverse opportunità che queste strutture forniscono agli Atenei, al fine di poter apprezzare e condividere il loro ruolo.