Approfondire l’opera di Jane Austen attraverso nuove modalità di interpretazione dei testi, affrontando le complessità legate alla loro traduzione, e riflettere sulle pratiche di insegnamento, sia in ambito accademico sia nella scuola secondaria, sono gli obiettivi della giornata di studio “Leggere, tradurre e insegnare Jane Austen” in calendario l’11 dicembre, a partire dalle 10, presso la sede della Regione Emilia-Romagna (viale Aldo Moro 50, Bologna).
Organizzata dal Centro Interuniversitario per lo Studio del Romanticismo (CISR) del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (LILEC) dell’Alma Mater, con il patrocinio dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e della Jane Austen Society of Italy (JASIT), la giornata offrirà un confronto dinamico tra prospettive diverse, valorizzando l’attualità di Austen e fornendo strumenti per una sua trasmissione più consapevole e articolata.
La sua scrittura, intrisa di umorismo, satira e raffinatezza stilistica, ha da sempre rappresentato una sfida interpretativa. La difficoltà insita nella lettura di Austen è stata spesso semplificata al punto da ridurre la sua figura a quella di una semplice autrice di romanzi sentimentali, amata da un pubblico prevalentemente femminile. Tuttavia, Austen è molto di più: è un’acuta osservatrice della realtà a lei contemporanea, interessata e partecipe alle questioni politiche ed economiche del tempo, e una critica delle limitazioni di genere imposte alle donne nella sfera domestica e sociale.
Una delle questioni principali che Austen pone, in particolare al pubblico italiano, è quella della traduzione: complessa, in continua evoluzione e al centro di dibattiti linguistici e culturali. I suoi romanzi sono stati tradotti, adattati e rimediati in molteplici versioni e registri discorsivi. La necessità di reinterpretare il testo austeniano da prospettive linguistiche diverse è infatti alla base della sua ricezione critica e del suo insegnamento alle nuove generazioni.
Non meno importante è la questione didattica: come viene insegnata Jane Austen nei diversi contesti scolastici e accademici? Dalla scuola secondaria all’università, l’autrice è presente nei programmi, ma non sempre viene trasmessa nella sua piena complessità culturale e stilistica.
A 250 anni dalla sua nascita, un dialogo a più voci tra critica, didattica e pratica traduttiva vedrà studiose e studiosi, traduttrici e traduttori e docenti delle scuole superiori e traduttori discutere le sfide che l’autrice pone ai lettori contemporanei.
Interverranno: dall’Università di Bologna Serena Baiesi e Carlotta Farese, comitato scientifico LILEC, e Gilberta Golinelli; Diego Saglia (Università di Parma); Carlotta Susca (Università di Bari); Massimiliano Morini (Università di Urbino); Elisa Bizzotto (Università di Venezia).
Parteciperanno, inoltre, docenti delle scuole superiori: Fabio Liberto ed Elena Alvisi (Liceo Classico Minghetti, Bologna) e Annamaria Preti (IISS Galilei, Ostiglia – MN). Saranno, infine, presenti i membri del Direttivo JASIT – Jane Austen Society of Italy, che illustreranno le attività e le iniziative promosse dall’associazione a livello regionale e nazionale.
La giornata si concluderà con la proclamazione delle vincitrici e dei vincitori del Premio letterario per la migliore tesi di laurea triennale dell’anno accademico 2022–2023, bandito dalla Jane Austen Society of Italy (JASIT) e dal Centro Interuniversitario per lo Studio del Romanticismo (CISR - LILEC, Università di Bologna).
L’evento è tra le iniziative di orientamento per le Scuole Superiori 2025/2026. La partecipazione alla giornata di studi prevede, inoltre, un accreditamento per i docenti della scuola secondaria tramite iscrizione sulla piattaforma SOFIA del MIUR.