Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative All’Alma Mater arriva Mach-5: l’appuntamento internazionale sulle macchine...

All’Alma Mater arriva Mach-5: l’appuntamento internazionale sulle macchine molecolari sarà ospitato alla Rocca di Bertinoro

Due premi Nobel per la Chimica – Jean-Marie Lehn e Jean-Pierre Sauvage – apriranno i lavori della conferenza che ospita i giovani ricercatori più brillanti in questo campo di ricerca di frontiera, che promette innovazioni rivoluzionarie nel campo della tecnologia e della medicina


Macchine e motori di dimensioni nanometriche da cui potranno nascere straordinarie innovazioni nel campo della tecnologia e della medicina. Un campo di ricerca con un potenziale rivoluzionario che arriva all’Università di Bologna, dall’1 al 4 settembre, con l’appuntamento internazionale Mach-5 - Molecular Machinery: Making, Measuring, Modeling.

Ospitato al Centro Residenziale Universitario di Bertinoro, Mach-5 darà spazio ai più grandi esperti in questo campo di grande rilievo delle nanoscienze, per un confronto che metterà al centro soprattutto i ricercatori più giovani.

L’appuntamento – itinerante e a cadenza biennale – è giunto alla sua seconda edizione e arriva ora in Italia promosso da Alberto Credi, professore di Chimica e Prorettore per la Ricerca dell’Università di Bologna, e da Rainer Herges, professore all’Università di Kiel (Germania).

"Al centro del programma delle conferenze Mach-5 ci sono i giovani ricercatori: i loro contributi sono l'avanguardia di questo settore di studio e definiscono l'orizzonte verso il quale ci stiamo muovendo", spiega il professor Alberto Credi. "È ormai evidente infatti che dispositivi e macchine molecolari potrebbero offrire soluzioni radicalmente innovative a problemi significativi in molte aree della tecnologia e della medicina".

L’apertura sarà affidata a due premi Nobel per la Chimica: Jean-Marie Lehn, che ha ricevuto il riconoscimento nel 1987, e Jean-Pierre Sauvage, che ha condiviso il Nobel 2016 con Fraser Stoddart e Ben Feringa.

Proprio a Sauvage, Stoddart e Feringa – protagonisti nel 2018 di un grande evento sulle macchine molecolari nell’Aula Magna dell’Università di Bologna – è intitolato il Premio SSF (Sauvage-Stoddart-Feringa Prize). Un premio doppio: in versione Senior, dedicato a studiosi affermati, e Junior, per giovani ricercatori che si stanno distinguendo nel campo delle macchine molecolari.

Il SSF Senior Prize 2024 andrà a Nathalie Katsonis, professoressa di Chimica all'University of Groningen (Paesi Bassi), dove guida un gruppo di ricerca su Sistemi e Materiali Molecolari Attivi. Ad ottenere il SSF Junior Prize 2024 sarà invece Yunyan Qiu, professore alla National University of Singapore, dove coordina il Laboratorio di Materiali Dinamici.