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Biobanche: l’Alma Mater contribuisce a rafforzare il nodo italiano dell’Infrastruttura Europea

La creazione della “Biobanca UNIBO Microbioma” e la formazione di personale specializzato sono le attività che l’Ateneo svolge nell’ambito del progetto PNRR Strengthening BBMRI.it, al fine di consolidare la raccolta delle risorse biologiche e migliorare la diagnosi e la terapia di patologie multifattoriali


Rinforzare il Nodo Nazionale Italiano dell’infrastruttura di ricerca europea delle Biobanche e delle risorse Biomolecolari - BBMRI-ERIC, riconosciuta nell’ambito del PNIR (Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca 2021–2027) tra quelle prioritarie per il Paese: è l’obiettivo del progetto PNRR Strengthening BBMRI.it, a cui partecipa l’Alma Mater e i cui recenti risultati sono stati condivisi a Bologna durante la seconda Giornata Nazionale delle Biobanche 2024.

Duecento partecipanti tra biobancari, ricercatori, esperti del settore, rappresentanti di pazienti, cittadini e imprese, riuniti al DAMSLab, hanno illustrato gli esiti di un intenso anno di attività teso a rafforzare e incrementare la qualità dei servizi, sia dell’infrastruttura sia delle singole biobanche di ricerca.

Al centro dell’incontro la qualità della ricerca basata sul biobancaggio di nuova generazione, la cui governance diventa, grazie alle innovazioni tecnologiche e digitali che consentono una sempre maggior caratterizzazione molecolare dei campioni biologici, un processo partecipato di co-creazione della ricerca.

La costituzione di una nuova biobanca di Ateneo (Biobanca UNIBO Microbioma), dedicata alla raccolta e alla caratterizzazione molecolare di campioni di microbioma umano e che entrerà in attività dal 2025, e percorsi di formazione del personale, interno ed esterno, sono le azioni su cui si concentra l’équipe dell’Università di Bologna, coordinata dalla prof.ssa Patrizia Brigidi - responsabile del progetto e già alla guida del laboratorio Human Microbiome del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche (DIMEC) - e dalla prof.ssa Monica Forni, WP leader e Quality Manager lead di BBMRI.it.

L’Alma Mater ha posto particolare rilievo sulla formazione del personale, con training specifici e il Master congiunto di I livello “Le biobanche di ricerca nell’ecosistema scientifico”, istituito a partire dall’ A.A. 2024/2025 in collaborazione con UPO - Università del Piemonte Orientale.

I partecipanti al Master acquisiranno tutti i capisaldi del biobancaggio: dalla qualità al data management, dagli aspetti etico-legali-sociali (ELSI) all’iter costitutivo di una nuova biobanca.

Al termine dell’anno di formazione, per consentire alle studentesse e agli studenti di sperimentare una solida pratica “hands-on” sui flussi di lavoro in biobanca, è previsto un tirocinio presso le biobanche della rete BBMRI.it, finanziato nell’ambito del bando Unibo per giovani ricercatori “Young Researcher Training Award” di prossima pubblicazione.

Migliorare la diagnosi e la terapia di patologie multifattoriali, supportando la digitalizzazione delle Biobanche e consolidando la raccolta delle risorse biologiche nel catalogo europeo e nazionale, è il cuore del progetto BBMRI.it.

Tali tematiche saranno ulteriormente approfondite nel corso della Europe Biobank Week, il più importante evento internazionale sulle biobanche, organizzata dall’infrastruttura BBMRI-ERIC in collaborazione con ESBB e che si terrà a Bologna dal 13 al 16 maggio 2025.