Affidabilità, trasparenza e riproducibilità della ricerca scientifica: accademici ed esponenti delle istituzioni ne discuteranno lunedì 20 maggio, dalle 14 alle 18,30 nell’Aula Giorgio Prodi (Piazza San Giovanni in Monte, 3 - Bologna), durante l’incontro “Reliability, Transparency and Reproducibility”.
L’appuntamento è il primo della trilogia di eventi "Back to Fundamentals of Research", dedicata ai fondamentali della ricerca scientifica e promossa dal Prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna, Alberto Credi. Il secondo appuntamento, previsto dopo l’estate, sarà dedicato all’interdisciplinarietà e il terzo sarà dedicato a etica e libertà accademica. Da ogni incontro nascerà un position paper che riassumerà i concetti chiave emersi.
"Questi tre incontri, che si svolgeranno nel corso del 2024, nascono per rispondere alla necessità di riflettere sui principi della ricerca, nel contesto della sua sempre maggiore specializzazione e dei conseguenti progressi tecnologici, ed esaminarli criticamente", spiega il professor Credi. "Crediamo sia importante portare avanti un dibattito su questi temi a livello nazionale e internazionale per promuovere i valori fondamentali della ricerca, nei quali ci riconosciamo, come paradigma della buona scienza".
L’incontro del 20 maggio, organizzato in collaborazione con la professoressa Francesca Masini, Delegata per la scienza aperta e dati della ricerca dell’Alma Mater, ha l’obiettivo di indagare se e come affidabilità, trasparenza e riproducibilità dei risultati possano essere tradotte in criteri di valutazione della qualità della conoscenza generata dalla ricerca.
"Le pratiche di scienza aperta stanno entrando sempre più stabilmente nelle nostre attività di ricerca, ma non è ancora del tutto chiaro come valorizzarle e incentivarle nel contesto di una valutazione della ricerca sempre più responsabile e inclusiva, come quella promossa da CoARA", dice la professoressa Masini. "Per contribuire all’intenso dibattito internazionale su questo tema, riteniamo opportuno tornare a riflettere su concetti fondativi come quelli di affidabilità, trasparenza e riproducibilità, avendo cura di applicarli alle diverse aree disciplinari che caratterizzano la nostra ricca comunità di ricerca".
Ad aprire il dibattito saranno gli interventi di Sabina Leonelli, professoressa di Filosofia e Storia della Scienza all’Università di Exeter, e Daniele Fanelli, professore di Metodi di Ricerca sociale all’Università Heriot-Watt.
Seguirà una prima tavola rotonda, focalizzata sulle sfide a cui il mondo della ricerca è chiamato a rispondere e sulle raccomandazioni in merito da parte degli enti finanziatori e valutatori. Alla riflessione parteciperanno esponenti di istituzioni nazionali e internazionali, tra cui Daniele Livon, Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), e Vincenzo Di Felice, Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Nella seconda tavola rotonda, ricercatori e docenti dell’Università di Bologna condivideranno poi una serie di esperienze e buone pratiche di attività di ricerca trasparente e riproducibile, selezionate dal comitato scientifico composto dalle professoresse e professori Alberto Credi, Stefano Diciotti, Monica Forni, Francesca Masini e Silvio Peroni.