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Un nuovo strumento per prevedere il rischio di infarto miocardico periprocedurale

Analizzando i casi di oltre 1700 pazienti che hanno subito un infarto miocardico di tipo NSTEMI, un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell'Università di Bologna ha individuato un nuovo valore soglia della troponina, una proteina presente nelle cellule muscolari del cuore, che potrebbe permettere ai medici di adottare strategie più mirate per ridurre le complicanze post-angioplastica

Un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Bologna ha individuato un nuovo valore soglia per riconoscere i pazienti più a rischio di eventi avversi dopo un intervento di angioplastica coronarica. Lo studio – pubblicato sulla rivista Circulation – mostra che un aumento superiore al 40% della troponina, una proteina presente nelle cellule muscolari del cuore, è un segnale di rischio da tenere in considerazione per chi ha subito l’intervento.

"Questo nuovo valore soglia è un indicatore chiave per individuare chi è più a rischio di incontrare eventi avversi", spiega Carmine Pizzi, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Bologna, che ha coordinato lo studio. "Si tratta di una scoperta che potrebbe migliorare la stratificazione del rischio e la gestione clinica, consentendo ai medici di adottare strategie più mirate e personalizzate per ridurre le complicanze post-angioplastica e migliorare la prognosi dei pazienti".

L'angioplastica coronarica è un intervento ormai standard per i pazienti che subiscono un infarto miocardico di tipo NSTEMI, che non produce cioè le tipiche alterazioni elettrocardiografiche note come sopraslivellamento del tratto ST. L'intervento è necessario per ripristinare il flusso sanguigno nelle arterie ostruite e ridurre quindi il rischio di complicanze a breve e lungo termine. Nel corso di questa procedura possono però verificarsi eventi avversi che vanno a influenzare la prognosi del paziente.

Tra questi eventi avversi, uno dei più insidiosi è il danno miocardico periprocedurale: una complicanza che può evolvere in un infarto miocardico periprocedurale e portare così a un rischio significativamente maggiore di problemi cardiaci futuri, come reinfarto, ictus o insufficienza cardiaca.


Per approfondire le caratteristiche e le variabili di questa sequenza di eventi, un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell'Università di Bologna ha analizzato i dati di oltre 1700 pazienti ricoverati al Policlinico di Sant'Orsola e all'Ospedale Maggiore di Bologna.


"I risultati della nostra analisi mostrano che circa 4 pazienti su 10 sviluppano un danno miocardico periprocedurale dopo l'angioplastica coronarica", dice Pizzi. "E tra questi, coloro che sviluppano un infarto miocardico periprocedurale hanno il più alto rischio di mortalità e complicanze cardiovascolari a un anno dall'evento avverso".


Qui entra in gioco la troponina, un biomarcatore chiave del danno cardiaco. Fino ad oggi, un incremento della troponina superiore al 20% dopo l'angioplastica coronarica era considerato un indicatore di rischio di infarto miocardico periprocedurale. Si trattava però di una soglia stabilita principalmente sulla base di un consenso tra esperti, senza solide evidenze scientifiche a supporto.


Grazie alla nuova analisi, gli studiosi hanno invece potuto identificare un valore soglia più accurato, pari a un aumento di almeno il 40% della troponina dopo l’intervento.


“Questo nuovo valore soglia della troponina è risultato essere ottimale per diagnosticare quando il danno miocardico periprocedurale può comportare un rischio per i pazienti di sviluppare eventi avversi”, conferma Pizzi. “In questo modo, i medici hanno uno strumento affidabile per definire strategie personalizzate e migliorare quindi la prognosi dei pazienti”.


Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Circulation con il titolo "Prognostic Relevance of Type 4a Myocardial Infarction and Periprocedural Myocardial Injury in Patients With Non–ST-Segment–Elevation Myocardial Infarction". Per l’Università di Bologna hanno partecipato Matteo Armillotta, Luca Bergamaschi, Francesco Angeli,Angelo Sansonetti, Davide Bertolini, Francesca Bodega, Sara Amicone, Lisa Canton, Damiano Fedele, Nicole Suma, Andrea Impellizzeri, Francesco Pio Tattilo, Daniele Cavallo, Ornella Di Iuorio, Khrystyna Ryabenko, Francesco Saia, Paola Rucci, Alberto Foà, Carmine Pizzi.