Un tumore invadeva metà del viso di un paziente che è stato sottoposto, al Policlinico di Sant'Orsola, a un intervento complesso e all'avanguardia.
"Dopo avere eliminato la malattia abbiamo ricostruito le strutture ossee, - ha spiegato il prof. Achille Tarsitano del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Alma Mater e Direttore di Chirurgia Maxillo Facciale a IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, - sono state impiantate tre protesi personalizzate e realizzato trapianto con osso della fibula: così il tumore è stato battuto conservando estetica e funzionalità".
Un risultato straordinario che rappresenta una nuova frontiera per la chirurgia maxillo-facciale, grazie all’uso delle tecnologie 3D e della realtà aumentata.
Il progetto di ricerca su questa tematica è nato all’interno del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna e, in virtù dei positivi risultati ottenuti, è stato possibile trasferire la tecnologia nella pratica clinica.
"Oggi riusciamo a proporre ai pazienti soluzioni che rispettano fedelmente la figura di partenza. - spiega il prof. Tarsitano - Questo è estremamente significativo perché stiamo parlando del volto. L’impatto clinico e sociale è altissimo”.
Il paziente grazie alla sofisticata ricostruzione ha avuto brevissimi tempi di ripresa: dopo cinque giorni dall’intervento ha ripreso a parlare e dopo soli 12 giorni ad alimentarsi normalmente. La vista è rimasta inalterata e dopo 15 giorni dall’intervento era a casa. Oltre alla chirurgia non sono previste altre terapie e quindi si può considerare guarito. Sta seguendo terapie di riabilitazione mirate, compresi esercizi di logopedia.