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Perché ci vuole una città: quarta edizione bolognese della Giornata Mondiale della Salute Mentale

Progetti per favorire il benessere mentale di adolescenti e giovani adulti e la prevenzione delle situazioni di disagio, proposte di percorsi specifici per migranti e italiani di seconda generazione e tanto altro: per la Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre), l'Alma Mater, l'Azienda USL, il Comune e la Città Metropolitana di Bologna consolidano e rilanciano il Recovery College avviato quattro anni fa e rivolto all'intera cittadinanza - con un focus specifico sui giovani – per insegnare a prendersi cura del proprio benessere attraverso percorsi formativi condivisi e laboratori gratuiti, in varie zone della città

Venerdì 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale e per l'occasione è stato organizzato un evento, in Aula Absidale di Santa Lucia (dalle 9.30 alle 12), per fare un punto sul progetto nato per far fronte alla crisi mentale, mettendo al centro la persona, la famiglia, il contesto sociale, l’educazione e rende le persone partecipi nella definizione del proprio percorso di cura.

Ricercatrici e ricercatori, docenti ed esperti presenteranno i progetti e i dati raccolti in questi anni per favorire il benessere mentale di adolescenti e giovani adulti e quanto strutturato per prevenire situazioni di disagio nelle scuole e all'Università.

Nelle due settimane prima del 10 ottobre sono in programma tavoli di discussione aperti alla cittadinanza, in diversi luoghi dei distretti della Azienda Ausl Bologna, su più temi relativi alla salute mentale il cui elenco e le modalità di iscrizione sono pubblicate sul sito “Perché ci vuole una città”.

Mercoledì 8 ottobre, alle 19.30, presso l’Auditorium DAMSLab (Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b – Bologna): Proiezione “Sull’Adamant – Dove l’impossibile diventa possibile” di Nicolas Philibert, in collaborazione con PopUP cinema Bologna e I Wonder Pictures. Ingresso gratuito ai primi 200 che si registreranno.

Giovedì 9 ottobre, alle 20.00, presso l’Auditorium DAMSLab (Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b – Bologna): spettacolo teatrale “BLISTER”, a cura di Magnifico Teatrino Errante. Ingresso gratuito previa registrazione.

Dal 10 al 31 ottobre, presso il Quadriportico Roncati (Via Sant'Isaia, 90 - Bologna), la mostra fotografica contro lo stigma, a cura del Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda USL di Bologna: Permeabili alla luce.

"La salute mentale come bene comune… perché ci vuole una città", è lo slogan lanciato nel 2022 per il progetto nato dalla collaborazione tra l’Università di Bologna, l’Azienda USL, il Comune e la Città Metropolitana, per offrire uno spazio formativo gratuito sulla salute mentale, chiamato Recovery College, non solo per i cittadini ma anche per gli operatori e le organizzazioni che si impegnano sul tema. Considerata l’estensione e la complessità del territorio bolognese, il Recovery College è stato strutturato in cinque gruppi di lavoro territoriali, attivi nei Centri di Salute Mentale (spoke) che si occupano della co-progettazione dei corsi, mentre l’hub centrale svolge funzioni di coordinamento, amministrazione, monitoraggio e comunicazione.


Per quanto riguarda i percorsi “Recovery nelle scuole”, hanno rappresentato occasioni in cui i giovani hanno potuto presentare i propri problemi ed elaborare assieme strategie per star meglio come singoli e come comunità.
Nei primi 6 mesi del 2021 gli episodi di autolesione da parte di adolescenti arrivati al Pronto Soccorso del Maggiore sono stati 27, nel 2025 sono stati 51, praticamente raddoppiati. Ragazze e ragazzi, incontrati nelle scuole da parte del Dipartimento di Salute Mentale, sono ben consapevoli delle situazioni di malessere e fragilità e chiedono aiuto specialistico. Sentono il bisogno di fermarsi a riflettere e confrontarsi su eventi, come il suicidio, che colpiscono profondamente le comunità scolastiche. E’ quanto ha mostrato il recente percorso che il Dipartimento di Salute Mentale ha sviluppato insieme al Liceo Fermi e al Liceo Arcangeli nell’ambito del progetto Recovery College, in collaborazione con Università di Bologna, Comune, Città Metropolitana e scuola.

Le richieste di aiuto e supporto psicologico sono numerose anche in ambito universitario, e per questo l'Alma Mater, negli ultimi quattro anni, ha potenziato il suo Servizio di Aiuto Psicologico (SAP), al quale si rivolgono ogni anno circa 1000 studenti e studentesse su tutto il territorio del Multicampus. Il rafforzamento del servizio ha consentito di ridurre consistentemente i tempi di accesso al servizio, riducendo pressoché a zero le liste d’attesa.

Con l'obiettivo di supportare studenti e studentesse che hanno subito blocchi o rallentamenti nel corso della propria esperienza universitaria, l'Università di Bologna ha inoltre attivato il servizio "Passo Passo" caratterizzato dalla speciale ricerca attiva delle persone che incontrano difficoltà durante il loro percorso universitario. L’insieme dei servizi offerti dall’Ateneo per supportare chi ha bisogno di aiuto è oggetto della campagna di promozione e sensibilizzazione "Niente panico".