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Leggere I promessi sposi a Pechino

Studentesse e studenti dell’Alma Mater e dell’Università di Pechino collaboreranno per dare vita a un’edizione digitale del romanzo di Manzoni con testo cinese a fronte: un classico letterario diviene punto d’incontro tra culture distanti nel tempo e nello spazio

Sviluppare un’edizione scientifica digitale aperta e collaborativa de l promessi sposi con testo cinese a fronte. È l’obiettivo di “Leggo Manzoni/Wo-Dú Manzoni. Leggere I promessi sposi a Pechino”, un progetto che coinvolgerà studentesse e studenti del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e della Facoltà di Lingue Straniere dell’Università di Pechino, sotto la guida dei responsabili scientifici, professoressa Paola Italia e professor Mo Cheng.

Il progetto punta a rendere il romanzo più accessibile, grazie a un’edizione digitale arricchita di informazioni contestuali, e a promuovere la diffusione della letteratura italiana in Cina. Mira inoltre a sperimentare un modello di didattica laboratoriale peer-to-peer in cui studentesse e studenti collaboreranno per la codifica XML/TEI che renderà possibile la pubblicazione online del testo tradotto.

La professoressa Italia lo presenterà all’Università di Pechino e all’Istituto di Cultura Italiano in Cina nel mese di marzo, accompagnata da Roberta Priore, assegnista di ricerca al FICLIT - Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, Mariia Levchenko, studentessa russa giunta a Bologna per frequentare il corso di laurea magistrale in Digital Humanities and Digital Knowledge, e Lorenzo Sabatino, dottorando in Cultural Heritage.

“A farmi innamorare de I Promessi Sposi sono stati lo stile e l'ironia di Manzoni nel testo originale. Lavorando sulle traduzioni, mi sono sorpresa nel notare come questo stile possa andare perduto. La traduzione russa del 1854, per esempio, ha omesso alcuni passaggi ironici sull'autorità e il potere militare. Mi è quindi apparso chiaro quanto i contesti culturali e politici possano influenzare l'interpretazione letteraria. Questo rende emozionante la nostra futura collaborazione con l'Università di Pechino: non vedo l’ora di esplorare come le lettrici e i lettori cinesi entreranno in contatto con i temi manzoniani della giustizia, della fede, dell'amore e della resilienza umana, che credo trascendano i confini culturali”, ha affermato Mariia, che metterà a disposizione le sue competenze di programmazione per contribuire ad automatizzare il flusso di lavoro.

“Ho deciso di partecipare al progetto per sperimentare in prima persona come un classico letterario possa rappresentare al contempo un punto d’incontro tra culture distanti nel tempo e nello spazio, un luogo di riconoscimento identitario e uno strumento di convergenza tra approcci disciplinari e metodologici innovativi ed eterogenei - ha dichiarato Lorenzo -  Mi aspetto di lavorare in un ambiente innovativo di scambio di idee e di apprendimento reciproco e orizzontale, che aggiunga un’ulteriore tessera alla mia esperienza di ricerca nelle digital humanities, ovvero la valorizzazione della molteplicità di voci e sguardi con cui ci si avvicina all’orizzonte del patrimonio culturale”.

“Leggo Manzoni/Wo-Dú Manzoni. Leggere I promessi sposi a Pechino” prende le mosse dal progetto “Adotta un commento ai Promessi sposi”, nato nel contesto di un PCTO - Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento organizzato dalla professoressa Paola Italia assieme alle ricercatrici Beatrice Nava e Ersilia Russo, a cui hanno partecipato cinquecento studentesse e studenti e una trentina di insegnanti delle scuole superiori di tutta Italia. L’iniziativa ha dato origine alla piattaforma Leggo Manzoni, su cui è possibile leggere liberamente quaranta commenti all’edizione del 1840 del romanzo. La piattaforma ospita inoltre le sezioni Traduco Manzoni, che riporta quindici traduzioni in lingue diverse, e Vedo Manzoni, che offre la possibilità di sfogliare l’edizione e navigare attraverso le vignette progettate e commissionate direttamente da Manzoni.

Nell’ultimo semestre, hanno letto i commenti e le traduzioni sulla piattaforma più di 1700 persone di tutto il mondo.