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Unibo Motorsport

Un prestigioso secondo posto nello storico Circuito de Catalunya, Montmelò. Lo portano a casa gli studenti Alma Mater che hanno costruito il prototipo Ep2010, una monoposto da corsa realizzata secondo gli standard dettati dal regolamento internazionale Sae
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Al termine di diciotto interminabili mesi di progettazione, costruzione e ricerca sponsor, Unibo Motorsport, la scuderia dell’Università di Bologna, è scesa in pista con il prototipo Ep2010, ed è salita sul podio dello storico Circuito de Catalunya, Montmelò.

Una trentina di studenti di Ingegneria Meccanica, Elettronica, Gestionale ed Economia hanno messo a punto una monoposto secondo gli standard dettati dal regolamento internazionale Sae (Society of Automotive Engineers) e hanno partecipato alla competizione che ogni anno vede studenti laureandi e neolaureati delle migliori università del mondo sfidarsi nella progettazione del prototipo più performante e nella gestione di un team di successo.

Il successo è determinato dal superamento di una serie di test, che vanno dal rispetto di parametri di sicurezza, consumo e rumore a vere e proprie prove di resistenza, affidabilità, accelerazione, guidabilità e tenuta di strada. Le prove più impegnative richiedono piloti provenienti dalle corse semi-professionistiche del kart e del Gran Turismo. Poi ci sono anche prove statiche, che coinvolgono il design e il potenziale d’innovazione della vettura, la gestione dei costi e la pianificazione aziendale con la formulazione di una proposta per il mercato.

Dopo un debutto eccellente nei primi giorni di settembre nella tappa italiana a Varano de' Melegari, con un sedicesimo posto su cinquanta team non esordienti, il successo è arrivato: Unibo Motorsport ha ottenuto il secondo posto con uno 0,5% di scarto sul primo classificato, il team tedesco dell’Università di Hannover, che presentava una versione perfezionata della monoposto dell’anno precedente.

Al contrario dell’Università di Pisa o del Politecnico di Torino, che vantano una tradizione quasi decennale nella progettazione delle monoposto Sae, per l’Alma Mater si tratta di una completa novità, che ha lasciato a bocca aperta i tanti sponsor del progetto.