Voci d’organo
Musica Insieme presenta un nuovo viaggio musicale da Frescobaldi a Messiaen
La prima edizione di Voci d’organo, rassegna voluta dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e organizzata da Musica Insieme, restituisce all’Oratorio di San Filippo Neri il suono di quello che fu il suo strumento principe: l'organo.
Prima rassegna in assoluto ad esso dedicata, è un viaggio intorno all’organo ed agli strumenti che solevano attorniarlo nella storia della musica europea: dalle Canzoni cinquecentesche fino alle Sonate di Bach o Händel, per un ritratto a più voci di quell’età dell’oro fatta di estro improvvisativo, arte della variazione e della fioritura, gioia della melodia e possenti architetture del contrappunto.
Il compito di condurre un tale viaggio non può che spettare a riconosciuti specialisti della materia. S’inaugura giovedì 29 gennaio (ore 21) con il Cinque e Seicento italiano, nell’esecuzione di Liuwe Tamminga e del cornettista americano Bruce Dickey.
Il Seicento italiano e francese verrà poi affrontato giovedì 12 febbraio al flauto dolce dallo svedese Dan Laurin, straordinario artista per la prima volta a Bologna, insieme all’organista e cembalista Marco Facchin.
Le Sonate e Partite per oboe e organo, dai Bach a Händel e Telemann, introdurranno quindi la grande scuola strumentale dei Tedeschi: all’organo Luca Scandali e all’oboe barocco Paolo Grazzi.
Fra le Suites per violoncello solo di Bach e le struggenti pagine dal Quatuor di Messiaen, seguirà l’11 marzo un ospite d’eccezione: Mario Brunello. All’organo un partner fisso per Brunello come Ulisse Trabacchin.
In un esclusivo recital solistico, Gustav Leonhardt – entrato ormai nella storia della musica per l’importanza della sua ricerca filologica e la qualità irraggiungibile delle sue interpretazioni – proporrà venerdì 26 marzo una panoramica esaustiva e meditata dei generi cinque-seicenteschi, dalla Follia, al Ricercare, alla Ciaccona.
Irrinunciabile infine l’appuntamento con la vocalità: giovedì 15 aprile l’ensemble Contrasto Armonico interpreterà Arie e Cantate del Barocco tedesco da Händel a Hasse, come pure di un padre fondatore della musica inglese quale Henry Purcell; rievocando un’epoca in cui la voce era sovrano strumento per l’estro dell’improvvisazione e dell’abbellimento virtuosistico.