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Inaugurata al Sant'Orsola la "Culla di Bologna": cresce l'Ospedale della Donna e del Bambino

Taglio del nastro per la nuova Maternità dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna. Il padiglione 4N unisce il meglio della tecnologia disponibile ad una marcata attenzione ai principi di umanizzazione e accoglienza


Blocco parto con vasche, liane e parquet laminato, sale d’attesa piene di piante, corridoi pitturati da una mano d’artista. Ma anche reparti e laboratori di ultima generazione, sale chirurgiche all’avanguardia e nuovi incubatori dotati di sistema ottico e software di intelligenza artificiale per migliorare ulteriormente le probabilità di successo della procreazione medicalmente assistita. È il doppio volto della neonata Maternità dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna: un padiglione di tre piani (più uno rialzato) nuovo di zecca pensato per valorizzare le eccellenze del Policlinico di Sant’Orsola, garantendo standard di cura elevatissimi in un ambiente il più possibile caldo, rassicurante e confortevole.

Il padiglione 4N costituisce la quarta ala del Padiglione 4, a cui è collegato funzionalmente grazie ad una serie di passarelle trasparenti. Quasi 9mila metri quadrati di nuova costruzione che sono destinati a ospitare le attività dedicate alle emergenze e ai servizi ad alta intensità di cura delle unità operative di Ostetricia e Medicina dell’Età Prenatale, Ginecologia e Fisiopatologia della Riproduzione umana, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e Chirurgia Senologica.

Un investimento frutto di risorse regionali e statali, che si inserisce nell’ambito di una più ampia riorganizzazione dell’Ospedale della Donna e del Bambino: entro il 2026 verrà infatti completata la ristrutturazione delle vecchie ali del Padiglione 4 e del blocco operatorio e della terapia intensiva pediatrica del Padiglioni 13, per un totale di quasi 42 milioni di euro impegnati (29 dei quali proprio sul 4N). Sempre al padiglione 13 è inoltre in corso l’allestimento di due camere bianche per la produzione di CAR-T accademiche (lavori per un totale di 1,6 milioni di euro, con conclusione prevista per la primavera del 2025), mentre presso il padiglione 16 verrà inaugurata sempre in primavera (grazie ad un investimento complessivo di 2 milioni di euro) la nuova risonanza magnetica di ultima generazione destinata principalmente ai pazienti neonatali e pediatrici. Il totale degli investimenti sui tre padiglioni supera così quota 45 milioni di euro.

"Siamo particolarmente orgogliosi di portare il contributo dell’Università, anche sotto il profilo assistenziale, alle attività del Policlinico in un’area così delicata e importante per la comunità", ha detto il Rettore Giovanni Molari. "Le Unità operative della nuova Maternità sono tutte a direzione Universitaria e tutte caratterizzate da elevatissimi standard di qualità anche nella ricerca e nella formazione, a testimonianza di scuole con una grande tradizione. Grazie alla continua collaborazione con il Policlinico, i nuovi investimenti consentiranno di migliorare ancora i risultati di questi professionisti e di perseguire al meglio gli obiettivi dell’Università e del Servizio sanitario a vantaggio dei cittadini di Bologna e di tutto il Paese".

"Non possiamo che essere estremamente soddisfatti di questo traguardo. Perché si tratta di un progetto ambizioso e complesso, che ha attraversato prima gli anni della pandemia poi la crisi energetica e delle materia prime", ha dichiarato Chiara Gibertoni, direttore generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. "Ma soprattutto perché il nuovo padiglione è la dimostrazione plastica di come eroghiamo prestazioni di qualità attraverso tecnologie all’avanguardia e di come affrontiamo insieme a tutte le donne un tratto delle loro vite che lascerà un segno indelebile, che sia una grande gioia come la nascita di una nuova vita o una esperienza di malattia e di sofferenza".

Tra le principali novità: otto sale parto moderne (due delle quali attrezzate per il parto in acqua) e sufficientemente ampie da permettere l’ingresso dei partner, quattro sale operatorie di ultime generazione destinate alla Ginecologia e alla Senologia più altre due destinate alle emergenze ostetriche, l’unificazione dei reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, nuovi spazi, laboratori e tecnologie per il Centro di Infertilità e Procreazione Medicalmente Assistita, un Pronto soccorso ostetrico e ginecologico completamente rinnovato e sale d’attesa particolarmente accoglienti e umanizzate.