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Midori e McDonald

Un violino, quello di Midori, e un pianoforte, quello di Robert McDonald, per il concerto di Musica Insieme di Lunedì 8 marzo.
Midori e Robert McDonald Lunedì 8 marzo (ore 21) appuntamento al Teatro Manzoni di Bologna con “I Concerti di Musica Insieme”, per ascoltare due grandi solisti da sempre dediti anche al repertorio cameristico: il duo formato da Midori al violino e Robert McDonald al pianoforte.

Considerata fra i migliori interpreti del suo strumento, all’intensa attività concertistica con le più importanti orchestre (New York Philharmonic, Berliner Philharmoniker, London Symphony, Philadelphia Orchestra, BBC Symphony, Bayerischer Staatsorchester) e con i maggiori direttori del mondo (Mehta, Janssons, Salonen, Slatkin) Midori affianca un generoso impegno filantropico a favore di alcune associazioni dedite all’educazione musicale di bimbi poveri. Per festeggiare il ventesimo anniversario del suo debutto professionale ha intrapreso una lunga tournée di recital che l’ha già vista protagonista in Asia e Giappone, e toccherà in seguito Europa e Stati Uniti.

Robert McDonald si è perfezionato con Lipkin, Serkin e Horszowski. Grande amante del repertorio cameristico, ha collaborato con i quartetti d’archi Juilliard, American, Takács, Brentano, Fine Arts, e come solista con l’Orchestra Sinfonica di San Francisco, della Costa Rica e con la “Haydn” di Trento e Bolzano. Vincitore della Medaglia d’Oro al Concorso Busoni, ha inoltre ricevuto il National Federation of Music Club Artist Award, e il Premio alla Carriera dalla Philadelphia Foundation Arthur Hill Fund.

Nella prima parte del concerto ascolteremo la Sonata in mi bemolle maggiore op. 11 n. 1 di Paul Hindemith, che concilia una melodia di carattere brahmsiano con un’armonia a volte impressionista, a volte dissonante, e la Sonata op. 78 di Johannes Brahms, nota anche come “Regensonate” (sonata della pioggia) perché utilizza nei due movimenti estremi un frammento del Lied op. 59 n. 3, il Regenlied appunto, caratterizzato da un sentimento di sognante malinconia. Nella seconda parte, la Terza Sonata BWV 1015 di Johann Sebastian Bach, risalente al periodo di Köthen (1718-1722), in cui il musicista fu impegnato al servizio del principe Leopoldo, eccellente violinista: la sonata coniuga il severo contrappunto della Germania settentrionale con la melodia italiana, morbida e pura, appresa da Corelli. Chiude la serata la Sonata n. 1 in re minore op. 75 di Camille Saint-Saëns: composta nel 1885, essa è strutturata in due parti principali, dalle quali però emerge chiaramente la struttura soggiacente in quattro movimenti della tradizione classica.