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Pioggia di medaglie d’oro sugli atleti cussini

Il Cus Bologna porta a casa dodici medaglie d’oro dai campionati nazionali di Brescia, sfiorando il poker negli sport di squadra. Soddisfazioni anche da tennis e atletica.
Basket

E' incredibile quello che accade a Brescia, perché il Cus Bologna, spinto dal proprio presidente, Francesco Franceschetti, conquista dodici medaglie d'oro, arrivando a un passo dal poker negli sport di squadra. Erano quattro le formazioni dell'Alma Mater Studiorum a Brescia, calcio a 5, volley maschile e femminile e basket. E sono arrivate tre medaglie d'oro, con l'argento vinto dal volley maschile, sconfitto al tiebreak dai padroni di casa del Cus Brescia, dopo che lo stesso Cus Brescia era stato battuto per 3 a 0 durante la fase di qualificazione.

Ma cominciamo con ordine ricordando il bronzo del tennis femminile, nel doppio misto, con Silvia Guadagno e Sara Pasquinoni. Poi, finalmente, anche a Brescia, è il gran giorno dell'atletica e resta un po' d'amaro in bocca per quello che è accaduto a Sibilla Di Vincenzo, campionessa uscente nella marcia, e squalificata dai giudici non senza polemiche. L'oro a Luca Galletti, 47"19 nei 400 non lo poteva togliere nessuno. Così come alla fortissima 4x400 composta da Davide Baldini, Pietro Rossi, Gabriele Zanasi ed Emanuele Berti. E' un Cus Bologna che non delude. E non delude nemmeno Barbara Rustignoli che, mettendo insieme 3.200 punti nel pentathlon, conquista la medaglia d'oro. E' d'argento Pietro Rossi negli 800, mentre è di bronzo la 4x100 (Davide Baldini, Lucio Angeli, Alessio Guarini e Gabriele Gambi) con il tempo di 42"84. Ed è di bronzo Margherita Magnani che termina la sua fatica sulla distanza dei 1.500 metri nel tempo di 4'40"13.

E ora veniamo alle squadre, con l'incredibile argento del volley di Francesca Camerini. Chiuso il primo set sul 25 a 8 e sulla scorta di quello che era accaduto nel girone di qualificazione, il Cus Bologna ha creduto di aver chiuso la partita, concedendo così al Cus Brescia, sostenuto a gran voce dal pubblico di casa, di rientrare e di imporsi al tiebreak.

Vanno ricordati uno per uno i ragazzi del calcetto allenati da Luca Bossi con l'ausilio di Massimo Paolone e Angelo Orsillo. Si tratta di Marcello Carta, Daniele D'Andrea Matteo, Hernan Dell'Ape, Mirko Menghetti, Matteo Brandonisio, Alessandro Mazzitello, Fabrizio Apicella, Federico Palumbo, Giampaolo Ghirotti, Sebastian Carrozza e Alberto Nappi. Successo storico da rompere anche il cerimoniale: a premiare i suoi ragazzi viene chiamato, commosso e felice, Francesco Franceschetti. Il Cus Bologna vince la finale con il Cus Palermo per 4 a 3 dopo tempi supplementari. Passano per primi in vantaggio i siciliani, ma Menghetti ribalta tutto con un 'uno-due' che fa sognare Bologna. Nella ripresa, però, i siciliani pareggiano. Si va ai supplementari: segna Mazzitello ma a due minuti dalla sirena, nel secondo supplementare, ancora parità. Una mazzata per chiunque, non per un gruppo caricato a mille dal general manager Federico Panieri. E infatti a un minuto dalla fine ecco il gol di Matteo Brandonisio che regala al Cus uno storico oro.

Chi invece non finisce mai di stupire è la squadra di basket allenata da Alessio Fasone. Alessio conquista il terzo titolo in quattro anni e porta il palmares del Cus Bologna a 12 titoli, nessuno come l'Alma Mater che si conferma così la Città dei Canestri. La forza di un gruppo che riesce a far fronte all'infortunio serio di Galli, che resta seduto per tutta la finale. Di un gruppo che prende sul serio qualsiasi avversario e piega con decisione il Cus Udine fin dai primi minuti. "Abbiamo regalato spettacolo - dice il coach Alessio Fasone -. Siamo stati bravi perché il Cus Bologna ancora una volta ha avuto cuore. Questo è un gruppo unito e solido. Stiamo andando avanti con questi ragazzi da alcuni anni. E i cinque nuovi che abbiamo aggregato si sono subito inseriti a meraviglia. In finale, poi, non abbiamo sbagliato niente. Volevamo dimostrare di meritare il titolo e sin dalle prime battute abbiamo dimostrato di non voler fare sconti. Abbiamo giocato con il cuore e con il piacere di giocare. Davvero bravi". Al suo fianco annuisce soddisfatto Jordan Losi. Adesso questo Cus Bologna vuol togliersi lo sfizio di andare in Portogallo, a metà luglio, per prendere parte agli europei. "Una squadra vera - insiste Losi -, la classica squadra universitaria e, per questo motivo, ancora più unita".