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Marine Science Group

Trasformare gli appassionati di immersione in volontari del monitoraggio ambientale. E’ l’idea che sta alla base di una serie di progetti portati avanti dal Marine Science Group del Dipartimento di Biologia.
Razza

Chi è stato a Sharm el Sheik, anche solo per fare un po’ di snorkeling non può non sapere che sul Mar Rosso si va principalmente… a caccia. A caccia di avvistamenti di coralli e pesci palla, di pesci murene e pesci napoleone. Proprio dall’idea di trasformare i turisti in volontari del monitoraggio ambientale nasce il terzo programma di ricerca del gruppo Marine Science Group del Dipartimento di Biologia.

Mancano quattro mesi al lancio dell’ultimo nato dei progetti del Dipartimento di Biologia. Si chiama STE che sta per Scuba Tourism for the Environment. Dopo la Missione Hippocampus e Sub per l’Ambiente ora il campo di indagine per osservare la biodiversità e quindi la salute del mare, si sposta sulle coste del Mar Rosso. Sempre la stessa resta la filosofia del programma di ricerca, di cui ci racconta un po’ di storia Stefano Goffredo. "E’ dal 1999 che il dipartimento – spiega il responsabile scientifico di STE – porta avanti l’idea di sfruttare i subacquei ricreativi per conoscere i segreti del mare". Proprio nel 1999 si è dato vita ad un censimento delle due specie di cavalluccio marino presenti lungo le coste Italiane. Tramite la collaborazione di agenzie didattiche, come SSI e SNSI, e dell’associazione Underwater Life Project sono state compilate quasi 9000 schede, che hanno permesso di monitorare la distribuzione geografica ed ecologica delle popolazioni di ippocampo.

La Missione Hippocampus ha, tra l’altro, suscitato l’interesse della rivista scientifica Conservation Biology, edita dalla Associazione Statunitense per la Biologia della Conservazione (http://www.conbio.org), non solo per i risultati dell’indagine ma anche per il metodo adottato. "Il progetto ha permesso di evidenziare quanto i cittadini siano interessati a partecipare ai monitoraggi biologici ed ha messo in luce anche un interesse da parte dei media a divulgare questo tipo di iniziative", prosegue Goffredo.

Così nel 2002, il gruppo ha lanciato la campagna "Sub per l’Ambiente. 2002-2005: Progetto Biodiversità Subacquea del Mediterraneo", ricerca che ha avuto lo scopo di ottenere indicazioni sullo stato della biodiversità marina lungo le coste mediterranee avvalendosi nuovamente della collaborazione di operatori volontari. Partner del progetto sono stati ASTOI (Associazione Tour Operator Italiani), ADISUB (Associazione delle Didattiche Subacquee) e la testata di divulgazione scientifica Quark. Alti anche in questo caso i numeri: quasi 19.000 le schede registrate in 4 anni e una stima conservativa di 54 milioni di contatti, tramite la collaborazione dei principali media nazionali.  "I risultati di queste ricerche – spiega Goffredo - hanno di fatto confermato quelli delle ricerche del Ministerro dell’Ambiente che però si basano su analisi fisico-chimiche delle acque".

Ora, grazie anche alla collaborazione di partner come ASTOI, SSI, SNSI, Project Aware Foundation, Underwater Life Project, QUARK e la rivista di divulgazione turistica Tuttoturismo partirà a gennaio il progetto in Egitto. "Un contributo in denaro è arrivato anche dal Ministero del Turismo egiziano che ha voluto sostenere l’iniziativa, oltre al Ministero dell'Ambiente italiano che ha dato il patrocinio", precisa Goffredo.

Il progetto, inoltre, ha anche lo scopo di contribuire allo sviluppo dell’eco turismo. Accanto alla scheda di rilevamento che sarà distribuita ai turisti vi sono infatti alcune informazioni su come rispettare l’ambiente ed evitare comportamenti pericolosi e dannosi.

L’equipe del progetto che oltre a Goffredo è composta da Francesco Zaccanti, Corrado Piccinetti e Patrizia Neri ha finora visto la partecipazione attiva di molti studenti.  "E gli studenti – conclude Goffredo – sono impegnati a fare un po’ tutto, dall’analisi dei dati alle pubbliche relazioni e ai rapporti con i media. Perché la comunicazione è una leva fondamentale per ogni progetto di ricerca".