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Dario Fo all’apertura di Human Rights Nights

Il Prorettore Roberto Grandi, la giornalista Giuseppina Manin e la curatrice Giulia Grassilli hanno conversato ieri pomeriggio in Aula Magna con il Nobel-giullare nel primo degli appuntamenti del Festival.
Dario Fo all'incontro

Il Premio Nobel per la Letteratura glielo hanno dato perchè, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi. A quasi dieci anni di distanza dal giudizio dell’Accademia svedese, non per caso dunque, Dario Fo è stato chiamato ad inaugurare il Festival Human Rights Nigths a Bologna fino al 20 aprile.

Arrivato in città per l’allestimento al Comunale di Un’italiana in Algeri, Dario Fo ha conversato ieri pomeriggio in Aula Magna con il Prorettore Roberto Grandi e Giuseppina Manin, giornalista del Corriere della Sera e autrice del libro-intervista Il mondo secondo Fo. "Un libro – è il parere di Grandi – che presenta diverse letture, da quelle generazionali di chi ha condiviso con Fo le aspettative e le prospettive di una generazione, appunto, a quelle dei giovani di oggi". Proprio ai giovani ha rivolto la sua attenzione Fo, che ha parlato a braccio della sua passione per il disegno, l’attualità, la politica (dai dico al conflitto di interessi), e del suo rapporto con la moglie Franca Rame. "Sarà colpa di questa strana malattia che ho addosso, ma dico che non si può spegnere la vivacità dei giovani, ma anzi questa vivacità deve diventare frastuono. Sono loro che devono insegnare a noi un modo corretto di vivere".

Partita con Fo, prosegue come da programma la settimana dello Human Rights Nights.