"In relazione ai recenti articoli sull’Ateneo di Bologna, - si legge in una nota - il Consiglio di Amministrazione riconosce la necessità di intraprendere tutte le iniziative utili a tutelare il buon nome e il ruolo dell’Università, nonché l’impegno di chi ha la responsabilità negli Organi di Governo centrali.
Il Consiglio di Amministrazione, pertanto, ha deliberato, all’unanimità, di autorizzare il Magnifico Rettore a consultare l’Avvocatura dello Stato per verificare se vi siano gli estremi per avviare ogni opportuna azione legale a tutela dell’Ateneo e quindi di agire di conseguenza".
Solidarietà al Rettore Calzolari è stata poi espressa anche dal Vicesindaco di Ravenna Gianantonio Mingozzi e dal Presidente di Unirimini Luciano Chicchi.
"Non è mia consuetudine (e spero non lo divenga) prendere la parola in apertura di seduta - ha detto Gianantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna - ma desidero farlo per esprimere senza troppe formalità e ritualità la mia più sincera solidarietà (anche a nome del collega Chicchi, e di chi ci propone a questo Consiglio e cioè la Romagna) al Magnifico Rettore per le accuse e le insinuazioni che gli sono state rivolte da due parlamentari; gli esprimo solidarietà perchè le cose che gli vengono dette, e che immagino lo abbiano colpito nella sua persona, non le considero degne di un confronto civile, nel metodo e nella sostanza, e tantomeno capaci di un qualche rilievo politico, perchè spero ottengano l’effetto contrario e cioè di rafforzare la credibilità e la funzione del Rettore, proprio in materia di gestione oculata dell’Ateneo.
E infine voglio esprimere una solidarietà proprio tenendo conto che nell’ultimo bilancio della Romagna il confronto con il Rettore non è stato tenero, ed aveva a che fare proprio con il contenimento dei costi, sui quali va dato atto al Rettore di una grande battaglia in parallelo con una vasta e profonda ristrutturazione e ammodernamento dell’Ateneo, anche di trasparenza, come obiettivo del proprio mandato.
Su questo obiettivo la Romagna c’è, e questa solidarietà, indipendentemente dalle iniziative personali che il Rettore vorrà assumere, va all’Ateneo nel suo insieme, contro ogni tentativo di infangarlo e perché io sono convinto che quella avviata a fatica quest’anno sarà
una strada difficile, come si vede con molti nemici, ma è una strada giusta, a partire dalla riforma dello Statuto come lo è stato il Codice etico, e che avrà tutto il nostro impegno e la nostra collaborazione."