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Bologna, l'Università che si ricopre di onore e di allori

Inaugurato l'anno accademico sportivo 2007-2008: la Lectio Magistralis di Checcoli, gli interventi del Magnifico Rettore e del Presidente del Cus Bologna Francesco Franceschetti, l'importanza degli sponsor, i premi ad Alessio Forti e Luca Botto
Cusb

Un successo, che sarà ripetuto in futuro. Il Cus Bologna, a 61 anni di vita, scopre quanto possa essere bello e importante dar vita all'inaugurazione dell'anno accademico sportivo nel complesso di Santa Lucia. E nell'Aula Absidale, gremita all'inverosimile, ci sono proprio tutti. C'è il Magnifico Rettore dell'Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, c'è il Presidente del Comitato per lo Sport Universitario Giulio Cesare Carloni. E ancora il presidente del Cus Bologna Francesco Franceschetti, il rappresentante degli studenti, Thomas Fabbri, presidi, insegnanti, il Presidente della Fortitudo Gilberto Sacrati (sponsor della sezione atletica del Cus Bologna con il marchio Ripresa), il presidente del Gira Ozzano Gino Di Giansante e l'amministratore delegato del club, Stefano Dall'Ara.

C'è Mauro Checcoli, uno degli eroi di Olimpia - due medaglie d'oro nell'equitazione a Tokyo, nel 1964 -, al quale viene affidata la Lectio Magistralis, "Lo sport come generatore di cultura e civiltà". Scherza Checcoli. "Cominciai con il Cus Bologna, con l'atletica e poi con il basket, dove approdai alla Moto Morini in serie A. Ma non ero abbastanza forte e, alla fine, ho seguito il consiglio dei miei amici, e mi sono dato all'ippica...".

C'è il tempo per scherzare e quello per riflettere. Il Rettore rende merito al Cus Bologna, ma poi aggiunge che "le risorse sono quelle che sono e che bisognerà fare i conti con il bilancio".

Franceschetti invece si sofferma sulla realtà del Cus Bologna. "Siamo l'Ateneo più vincente nell'Italia del basket universitario. Abbiamo undicimila praticanti tra studenti, docenti e impiegati. E dalla nostra Alma Mater sono usciti atleti di valore assoluto come Ester Balassini, campionessa italiana di lancio del martello. Servono finanziamenti per rimanere all'avanguardia'.

L'appello del presidente del Cus Bologna non sembra caduto nel vuoto: gli sponsor, che Franceschetti ringrazia uno per uno, applaudono convinti, il braccio sportivo dell'Alma Mater Studiorum non dovrebbe essere solo in questa sua battaglia per mantenere lo sport, al quale tutti riconoscono grande importanza, ad alti livelli.

C'è il tempo per premiare Alessio Forti e Luca Botto che, in occasione delle ultime Universiadi, hanno vinto la medaglia d'oro, difendendo i colori proprio del Cus Bologna. C'è l'intervento di Thomas Fabbri, rappresentanti degli studenti. "Per noi che viviamo la realtà accademica, lo sport ha una funzione importante. Siamo orgogliosi di poter partecipare alle manifestazioni dell'Alma Mater Studiorum e di poter difendere, in giro per l'Italia e per l'Europa, il prestigio di questo ateneo. Si è fatto tanto per lo sport, ma c'è ancora tanto da fare per raggiungere livelli europei".

Gli interventi si susseguono, scrosciano gli applausi. Franceschetti rende merito anche ai rappresentanti dei poli romagnoli che fanno parte integrante della vita e della quotidianità del Cus Bologna.

L'anno accademico sportivo si è aperto ufficialmente: l'attività (in realtà iniziata a settembre) può partire. Il Cus Bologna ancora una volta cercherà di mettere insieme e d'accordo le esigenze di undicimila persone. Tante quelle che prenderanno parte ai campionati, tornei e corsi organizzati dal braccio sportivo dell'Alma Mater Studiorum. Ma i momenti di festa non sono ancora finiti. Il Cus Bologna dà appuntamento a tutti per il 13 dicembre quando, nell'Aula Prodi del Plesso di San Giovanni in Monte, ci saranno le premiazioni degli studenti che, nel corso di questo straordinario 2007, si sono messi in evidenza a vario titolo.