Una sezione di tiro a segno per il Cus Bologna?
Il presidente del Cus Bologna, Francesco Franceschetti, ci sta pensando. Anche perché Franceschetti è in Tailandia, in qualità di dirigente Cusi al seguito delle Universiadi. E in Tailandia ha visto vincere un paio di medaglie proprie da ragazzi iscritti all'Università di Bologna.
Cos'è il tiro a segno? E’ uno sport per niente facile, per niente tranquillo, con tutti quei rumori, anzi spari che si susseguono lungo la spianata del club che ospita i tiratori di turno. Gente che ha una grande passione e che la sfoga sparando appunto ai piattelli che volano e s’incurvano prima di cadere in frantumi, se la mira e’ buona.
E quella di due universitari bolognesi è semplicemente perfetta considerato che hanno vinto entrambi la medaglia d’oro nell’Universiade che si sta svolgendo in Thailandia. Gente concreta quella del tiro: in pochi giorni di permanenza nel villaggio sorto nell’interno della mastodontica Università di Tammarat a 60 chilometri dalla capitale (una delle dieci Università sedi della ventiquattresima Universiade) hanno vinto più di tutti gli altri azzurri che sono quasi duecento.
Loro con Federica Pellegrini hanno permesso all’Italia di pavoneggiarsi con un bottino di 16 medaglie, sicuramente aumentabili considerato che il calcio e la pallavolo (sia maschile che femminile) hanno già raggiunto posizioni importanti. Anzi quelli del calcio, nel quale figura un tesserato del San Marino (ovviamente italiano, perché la Repubblica del titano ha una sua nazionale anche se al momento dell’imbarco a Venezia si e’ rischiato un incidente diplomatico: la compagnia aerea degli Emirati ingnorava l’esistenza del piccolo Stato) Tiziano Mottola, universitario come lo sono appunto Luca Botto e Alessio Forti, iscritti a ingegneria con ottimi voti.
Luca ha vinto con la squadra italiana l’oro nella fossa mentre Alessio è stato fra i protagonisti dello skeet. Entrambi dorati, entrambi felicissimi con la loro gioventù di avere dato un contributo cosi’ importante. Quando sono piombati con le medaglie, i fiori e il pupazzetto nel mezzo del salone dove diecimila persone stavano sgomitando per conquistare un posto e un piatto, per un attimo hanno provocato l’attenzione di molti che li guardavano con malcelata invidia per quel piccolo ma prezioso ricordo.
Il loro allenatore è uno specialista del tiro e soprattutto dei Giochi olimpici avendo partecipato a ben cinque manifestazioni Marco Venturini, un campione divenuto poi un autentico maestro. Tanto entusiasmo ha finito per conquistare anche il presidente del Cus Bologna, il professor Francesco Franceschetti il quale, conversando coi due neo campioni, ha lasciato intendere che presto potrebbe nascere una sezione di tiro a volo anche all’interno dell’università bolognese.