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La luce estrema: presente e futuro

La tecnologia dei laser di ultima generazione e le sue potenzialità per la ricerca scientifica sono i temi al centro di un incontro promosso dal CIG - Centro Interdipartimentale "L. Galvani" e dal Laboratorio "Montecuccolino"
Laser

Luce estrema, ovvero una serie di impulsi di durata infinitesimale e caratterizzata da una potenza elevatissima che vengono prodotti grazie alla tecnologia dei laser di ultima generazione. Questa nuova forma luminosa, che può raggiungere gradi incredibili di intensità, sarà al centro dell'incontro "La luce estrema: presente e futuro", promosso dal CIG - Centro Interdipartimentale "L. Galvani" e dal Laboratorio "Montecuccolino" dell'Università di Bologna.

Gli impulsi di luce estrema possono rivelarsi di grande importanza per lo sviluppo di diverse attività di ricerca scientifica: permettono di studiare gli effetti, altamente non lineari, dell'internazione del laser con la materia e funzionano come acceleratori di elettroni, protoni e ioni leggeri su distanze mille volte più brevi rispetto a quelle convenzionali.

Grazie allo sviluppo di questa tecnologia si può pensare, ad esempio, di realizzare nuovi e più potenti acceleratori compatti da utilizzare per la terapia hadronica, o ancora reattori di quinta generazione basati sulla fusione inerziale.

L'incontro "La luce estrema: presente e futuro" si terrà martedì 8 gennaio (ore 16), alla Sala Ulisse dell'Accademia delle Scienze (Via Zamboni, 33) e sarà introdotto da un saluto del Magnifico Rettore Pier Ugo Calzolari, cui seguiranno le parole del prof. Giorgio Turchetti, Direttore del Centro Galvani, del prof. Marco Sumini, Direttore del Laboratorio Montecuccolino, e del prof. Romano Zannoli, Direttore della Scuola di Fisica Sanitaria.

Seguiranno poi una serie di esperiamenti ed interventi curati dai docenti Victor Malka (LOA/CNRS/ENSTA/Ecole Polytechnique), Dimitri Batani (Università di Milano Bicocca), Carlo Benedetti (Università di Bologna) e Federico Canova (Amplitrude Technologies, Francia).