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Il Cus Bologna vola in finale dove trova l'Hc Bra

A Verona, il Cus Bologna batte ai rigori l'Hc Roma De Sisti, dopo aver raggiunto il pareggio a cinque minuti dalla sirena. E ora la squadra di Marco Cerè si gioca con l'Hc Bra il primo posto del campionato italiano di hockey indoor
Hockey indoor

Una finale firmata Tommaso Martinelli. Ma sarebbe riduttivo citare solo l'azzurro del Cus Bologna Motori Minarelli, perché la squadra di Marco Cerè confeziona l'ennesima impresa al termine di una stagione tutta in salita. Ricorderete il Cus Bologna ultimo in classifica, nel campionato italiano di hockey indoor, dopo il primo concentramento. Poi la trasformazione al PalaCus di via del Carpentiere e cussini che, dall'ultimo posto, si ritrovano al primo. Pensate che i saliscendi siano finiti?

Nemmeno per sogno. A Verona, dove si gioca la final four di hockey indoor, il Cus se la deve vedere, in semifinale, con l'Hc Roma De Sisti. I romani partono forte, anzi, fortissimo. Il primo tempo si chiude sul 2 a 0 per i romani con la doppietta del solito Cirilli. Cus Bologna a casa o, meglio, costretto alla finale di consolazione.

Ma il sergente di ferro, Marco Cerè, striglia i suoi ragazzi nell'intervallo, le energie nervose di moltiplicano e c'è subito il gol di Tommaso Martinelli. A cinque minuti dalla sirena, quando Cerè gioca la carta della disperazione - fuori il portiere, dentro un uomo in più per aumentare la pressione sulla difesa dei capitolini - il nuovo miracolo: gol di Tommaso Martinelli. E' il 2 a 2 che porta le squadre ai tiri di rigore. Rigori tante volte fatali per la squadra di Francesco Franceschetti. Invece no: sbaglia il generosissimo Pagani, ma vanno a segno Martinelli, Gadda, Cesari e Pagni. E' l'apoteosi del Cus Bologna che supera l'Hc Roma De Sisti per 6 a 5 e ora, in finale, troverà il favoritissimo Hc Bra che, in semifinale, s'è sbarazzato dell'Uhc Adige con un perentorio 5 a 0 (altrettante reti del fuoriclasse Mapelli).

Ma comunque andrà a finire, pensando al Cus Bologna fanalino di coda a metà dicembre (e dunque principale candidato alla retrocessione nell'indoor), sarà stata una bella e straordinaria avventura. Di quelle, per intenderci, che i ragazzi dell'Alma Mater Studiorum ci stanno facendo vivere da metà Ottanta.