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Unibo.it guadagna posizioni nei ranking internazionali

E' stato pubblicato l’aggiornamento della classifica Webometrics, curata dal Cybermetrics Lab, gruppo di ricerca spagnolo del Consejo Superior de Investigaciones Científicas. Unibo.it si conferma primo in Italia e scala posti nella classifica europea e mondiale.
chiocchiola

Unibo.it passa infatti del 17° al 13° posto nella valutazione delle presenza sul web tra gli atenei europei e dal 95° al 93° posto nella classifica mondiale.

Guadagna posizioni nel prestigioso ranking internazionale Webometrics che, dal 2004, viene pubblicato due volte all’anno dal Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), il più grande ente pubblico spagnolo di ricerca. La classifica prende in considerazione gli istituti di educazione superiore e li valuta sulla base della loro presenza sul web, presenza che - secondo gli estensori della classifica - dice molto anche dell’attività, della visibilità e della reputazione di tali istituti nel panorama internazionale. Al vertice della classifica si confermano atenei che parlano inglese (MIT, Harvard, Stanford solo per citare le prime tre).

La prima bandiera italiana che si incontra è quella legata al nome dell'Alma Mater. Nessun altro ateneo italiano compare tra i primi 200 e, dato più preoccupante in ottica di paese, le prime posizioni stanno scivolando verso il basso.

Un risultato quello di Unibo.it che premia la tensione al miglioramento e all’innovazione delle strutture accademiche e amministrative che si occupano di didattica e ricerca e che ha nell’ICT di Ateneo, SBA e CIB inclusi, il centro propulsore. Un risultato però che non è una rendita di posizione e che dovrà confrontarsi costantemente con l’utilizzo sempre più ampio e strategico dell’ICT da parte degli atenei con cui l’Università di Bologna si confronta.

"Quando i servizi funzionano con soddisfazione ci si dimentica spesso di tutta l’attività che c’e’ alle spalle, del lavoro prezioso delle strutture che a tali servizi sono dedicate, della preparazione e delle capacità tecniche  e organizzative che la complessità dei servizi e la dimensione della popolazione cui sono rivolti richiedono - è il commento del prof. Maurelio Boari, delegato del Rettore per l'IT. Naturalmente questi servizi hanno un costo che va tuttavia confrontato con quello sostenuto dagli Atenei che condividono con noi le prime posizioni nelle classifiche. L’auspicio è che, pure in questi momenti di ristrettezza, si possano ancora trovare risorse per sostenere quello che già esiste e per continuare nell’opera di un suo miglioramento".