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Una targa commemora l’iniziativa di Giurisprudenza contro la pena di morte

La Rete accademica internazionale contro la pena capitale viene da oggi ricordata anche attraverso una iscrizione marmorea a Palazzo Poggi, di fronte all’ingresso dell’Aula V. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il Rettore Ivano Dionigi e il Preside di Giurisprudenza Stefano Canestrari.
inaugurazione "La pena di morte è una sconfitta per lo stato". Sono le parole con cui il Preside di  Giurisprudenza Stefano Canestrari ha concluso il suo breve discorso prima di scoprire, assieme al Rettore Ivano Dionigi, una targa che ricorda il manifesto fondativo della Rete accademica contro la pena di morte,  nata in occasione del V centenario dell’istituzione, all’Alma Mater, della prima cattedra in ius criminale.

Il documento, come riferisce la lapide, stigmatizza la pena capitale come "priva di qualsivoglia fondamento giustificativo, sia esso di ordine morale, ideologico o utilitaristico" e auspica "che la diffusione del messaggio contro la pena di morte all’interno della comunità internazionale giunga a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni dei Paesi in cui ancora vige la pena capitale, allo scopo di creare condizioni politiche favorevoli per la sua estromissione dai sistemi di giustizia penale".

La Rete punta ad una moratoria entro il 2015 per l’abolizione universale e vede la partecipazione di centinaia tra istituti e dipartimenti di diritto, società scientifiche, eminenti giuristi e giovani ricercatori di tutto il mondo (www.academicsforabolition.net).

La dichiarazione è stata sottoscritta, su iniziativa della Facoltà giuridica dell’Alma Mater, da oltre 230 docenti di diritto penale e di procedura penale di tutti gli atenei italiani, tra cui spiccano i nomi dei professori emeriti Franco Cordero, Giovanni Conso e il recentemente scomparso Giuliano Vassalli (gli ultimi due, ex presidenti della Corte costituzionale).

Il Rettore Dionigi, che per primo ha preso la parola questa mattina, ha avuto modo di sottolineare l’"alto valore civile dell’iniziativa", che ha inoltre incassato anche il "vivo apprezzamento" della Presidenza della Repubblica. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre a Virginio Merola, presidente del Consiglio provinciale di Bologna e Giuseppina Muzzarelli, vice presidente della Giunta regionale, anche numerosi rappresentati di Senato e Consiglio di Amministrazione dell’Alma Mater.