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Pippo Delbono. Il cinema visto dal teatro

Due diversi incontri e tre giorni di proiezioni. Per la prima volta in Italia, l’intera produzione di film e video realizzati dal regista viene presentata in modo unitario. Il progetto a cura di Fabio Acca è inserito nella rassegna La Soffitta 2010, organizzata dal Dipartimento di Musica e Spettacolo - Centro La Soffitta
Pippo Delbono

Si parte martedì 20 aprile, ai Laboratori Dms con la proiezione, alle 16, di "Guerra". Nel gennaio 2003, la Compagnia teatrale di Pippo Delbono ha attraversato Israele e Palestina con il suo spettacolo "Guerra". Da questo progetto teatrale e culturale - l’incontro di un tale gruppo con la gente di un luogo in guerra - Delbono trae ispirazione per realizzare un film dove quello che accade nel viaggio si intreccia con ciò che accade in scena, una storia non lineare dove gli attori e la gente della strada vivono un conflitto dove non c’è confine tra guerra interiore e guerra del mondo.

Lo stesso giorno, alle 17,15, sarà la volta di "Grido". "Questo film - dice Delbono - nasce dalla necessità di raccontare un’esperienza che mi ha trapassato la vita. Una lavorazione di due anni per estrarre l’essenza di una storia molto più lunga. Non volevo e non potevo scrivere una sceneggiatura, né inventare personaggi. La storia era presente lì, come le persone, vive. E insieme a questo c’è il mio desiderio di cercare nel linguaggio del cinema la libertà del volo, dell’irreale, del sogno, della poesia. Senza perdere la coscienza della verità".

Mercoledì 21 aprile, al Cinema Lumière, il primo incontro con il regista, affiancato dalla proiezione de "La paura". Girato interamente con un telefono cellulare, "La paura" mostra le immagini catturate "selvaggiamente" dal regista. Le varie sequenze, caratterizzate dalla sgranatura tipica di queste cineprese in miniatura, danno vita a una graffiante poesia. Oscillando tra il serio e il faceto, l’artista col suo cellulare mette a nudo la società dello spettacolo. Come i volti inquadrati in primo piano, così il mondo è rappresentato senza abbellimenti né artifici. Perché la materia prima del film è la verità, la realtà tangibile e dimostrabile, catturata e montata dall’artista, il quale riesce a trasformare in strumento di liberazione quell’oggetto che ognuno di noi ha in tasca. L'incontro al termine della proiezione sarà coordinato da Marco De Marinis, responsabile scientifico del Centro La Soffitta e vedrà anche la presentazione del libro di Delbono "Racconti di Giugno".

Giovedì 22 aprile si torna ai Laboratori Dms per la proiezione di due spettacoli teatrali, seguita da un nuovo incontro con Pippo Delbono. Il primo video è quello de "Il silenzio", alle 14,30. Creato al Festival Orestiadi (Sicilia) nel luglio 2000 e filmato al Théâtre du Rond Point di Parigi nel novembre 2005, "lo spettacolo -spiega Delbono - parte da una memoria, legata al devastante terremoto della vecchia città di Gibellina nel 1968. Non tanto per raccontare un fatto storico, ma per soffermarsi su quell’attimo, eterno, che racchiude il silenzio della morte e il silenzio della vita. Là, in quel luogo, riemerge un mondo di infanzia e di vecchiaia. Il silenzio dei vecchi e il silenzio dei neonati. La nascita, la morte e la rinascita alla vita. Mi riporta al silenzio dei sordi, alle troppe parole che ci assordano, al silenzio di Bobò. Al silenzio di una grande pietra e di un dolce lenzuolo che ti avvolge, ti copre, ti protegge. All’amore, al desiderio, alla passione, alla carne, alla fragilità".

Alle 16 sarà proiettato invece "Questo buio feroce". Una stanza bianca. Vuota. Una scatola senza finestre. Tagli di luce dall’alto. Un battito di un cuore che pulsa forte, sempre più forte. E poi scompare. Esseri umani sconosciuti tra di loro. Alieni. Di un tempo futuro e di un tempo passato. Eleganti. Dai vestiti antichi e alla moda. Il viso bianco. Riproducono giochi. Di adulti. Sadici. Violenti. Crudi. "Salò" il film sacro di Pasolini sulla bestialità dell’essere umano. Questo buio feroce. Esseri umani. Persi. Isolati tra loro. Si cercano. Si trovano. Si perdono. Di nuovo. Esseri Umani. Che gridano. Che piangono. Come bambini.

Al termine di questa seconda proiezione ci sarà un nuovo incontro con Pippo Delbono, con la presentazione del libro "Corpi senza vergogna", volume fotografico a cura di Leonetta Bentivoglio. Coordina l'appuntamento Fabio Acca, curatore del progetto per il Centro La Soffitta.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino esaurimento posti.

Martedì 20 e mercoledì 21 aprile, alle 21, Pippo Delbono sarà inoltre in scena all'Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna con lo spettacolo "La menzogna" nel quale, partendo dall’episodio dell’incendio alla fabbrica ThyssenKrupp, ennesima tragedia sul lavoro costata la vita a sette operai, svela la menzogna come un male diffuso in maniera capillare, al quale è difficile, se non impossibile, sottrarsi.