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Unijunior, quando all’università arrivano i giovanissimi

Hanno dagli 8 ai 14 anni. Sono i 444 protagonisti di questo progetto educativo e veramente innovativo di stampo europeo che, festeggiata la conclusione positiva della prima edizione, guarda già al futuro

E' la versione italiana delle Kinderuni, le mini università a misura di bambino che negli ultimi sette otto anni si sono diffuse in Europa e nel resto del mondo. Fanno parte di Eucu.net, la rete europea delle Children's universities (http://eucu.net). Sono già più di 200 gli atenei del vecchio continente che organizzano eventi scientifici rivolti ai più giovani, offrendo ai bambini un primo approccio alla scienza. In Emilia Romagna tutto questo si chiama Unijunior: una piattaforma stabile e continua di comunicazione scientifica extracurricolare, promossa dall’associazione culturale Fun Science, che ha visto la partecipazione di docenti dell’Alma Mater, il sostengo della Direzione cultura e comunicazione istituzionale, oltre al patrocinio del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale e ovviamente dell'Università.

In cattedra sono saliti docenti, affiancati però da animatori. La prima lezione, a fine ottobre, è stata quella del prof. Flavio Fusi Pecci, direttore dell'Osservatorio Astronomico a cui è spettato il compito di spiegare "Perché siamo figli delle stelle". Di esplosioni si è parlato nel secondo appuntamento, quello coi vulcani (con il prof. Pier Maria Luigi Rossi e dott. Stefano Falcone), che hanno raccontato cosa sono e come nascono questi fenomeni naturali. Si è proseguito con una lezione sull'adattamento all'ambiente tenuta dal Prof. Francesco Zaccanti, che ha spiegato ai ragazzi "Perchè i pesci non annegano".  Singolari effetti speciali sono stati protagonisti della lezione della prof.Margherita Venturi e del suo vero laboratorio di sostanze chimiche contenute negli alimenti comuni, capaci di generare luci e colori. "Perché dormiamo invece di fare cose più divertenti" è stato invece il tema dell'incontro con la prof. Giovanna Zoccoli, che ha reso semplici concetti complessi di neurofisiologia. Infine il prof. Renato Brandimarti, a fine marzo, ha svelato i misteri nascosti nel mondo dei microorganismi.

"Sono stato contento di vedere che in occasione di vari incontri e giochi che sono andato a fare nelle scuole ho trovato ragazzi che sono intervenuti di slancio man mano che parlavo per anticipare quello che stavo per dire perché l'avevano sentito appunto alla lezione- ha detto il prof. Fusi Pecci testimoniando il successo dell’iniziativa.  "L'impegno più grande è stato quello di rendere comprensibile ai ragazzi questioni che noi siamo abituati a trattare con studenti di ben altre età,- secondo il prof. Pier Maria Luigi Rossi. "L'idea mi ha subito affascinato e intrigato, e mi sembra che il risultato ottenuto fin qui sia più che soddisfacente, addirittura lusinghiero"- aggiunge il prof. Renato Brandimarti.

I 444 ragazzi divisi in tre gruppi hanno partecipato con grande entusiasmo alle lezioni. Seri e attenti, hanno preso appunti, fatto disegni, risposto con grande coinvolgimento agli argomenti proposti. "I questionari compilati ci hanno riportato tantissimi giudizi positivi: la maggior parte dei ragazzi ci ha confermato di avere capito molto delle lezioni seguite, questo grazie al linguaggio, alle immagini e agli esperimenti utilizzati dai docenti e agli interventi divertenti degli animatori", rivelano gli organizzatori.

Grande la soddisfazione espressa dall’associazione Fun Science, dalla prof. Fulvia Farabegoli e dalla dott. Marzia Govoni del Dipartimento di Patologia Sperimentale di Bologna, che in poco tempo e a budget ridottissimo, hanno reso possibile l'iniziativa.

Alla cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione, il 27 marzo scorso, condotta dal prof. Brandimarti, dalla prof. Farabegoli e dal dott. Falcone, ha preso parte anche il prof. Dario Braga, Prorettore alla Ricerca, che ha salutato con entusiasmo i piccoli partecipanti e ha formulato l'augurio che la manifestazione possa proseguire negli anni a venire.