Oggi e domani alla Columbia University di New York si parla di Ravenna e della produzione e circolazione dei manufatti di epoca bizantina. Una due giorni di studi organizzata dal Dipartimento di Beni culturali dell'Università di Bologna insieme alla Italian Academy for Advanced Studies in America della Columbia University.
Partendo da concrete tipologie della produzione artigianale attestate a Ravenna (indipendentemente dalle loro provenienza), il congresso vuole mettere in luce le multiformi tradizioni dell’industria tardoantica e protobizantina. La sua prospettiva è quella di focalizzare l’attenzione più sugli aspetti della committenza, del consumo sociale, dei modelli e mode culturali, del mercato del lavoro e della struttura della produzione che sostennero la domanda, la circolazione e la distribuzione di tali manufatti, che sugli aspetti propriamente legati ad una loro valutazione storico-artistica.
Ravenna è una delle città che conservano un più alto numero di testimonianze storiche - in senso lato - nell’ambito dei centri che caratterizzavano il Mediterraneo nel mondo post-romaano. Il suo patrimonio culturale è vasto ed estremamente composito: dai papiri alle iscrizioni, dai mosaici ai vestri, dagli avori ai marmi, e altri manufatti, come oggetti di lusso, ceramica e monete.