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Gli strumenti della memoria

Tre giorni dedicati alla nascita della catalogazione e della bibliografia, in un convegno che vede la partecipazione del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna. Lezione introduttiva affidata a Umberto Eco
Bibliografie e cataloghi come strumenti e supporti della memoria collettiva: di questo si occuperà il convegno intitolato "Disciplinare la memoria: strumenti e pratiche nella cultura scritta", che si terrà dal 13 al 15 marzo presso la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale (Via Nazario Sauro, 22). L'evento è organizzato dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater, dal Dipartimento di Scienze del Testo e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Urbino e dall’Associazione Italiana Biblioteche dell'Emilia-Romagna.

Dopo una lezione introduttiva di Umberto Eco, alcuni tra i maggiori esperti italiani e internazionali analizzeranno le cause della crescita esponenziale dei documenti scritti durante tutto il corso dell'età moderna, con un importante zoom sui secoli XVI-XVIII. L'avvento e il successo della stampa, lo sviluppo delle burocrazie e la crescita dell'alfabetizzazione sono tra i principali fattori che hanno portato alla luce la necessità, sentita in tutta Europa, di controllare, ordinare e indicizzare questa crescente mole documentaria.

La conseguenza immediata è stata la nascita e il perfezionamento di alcuni efficaci strumenti di ricerca, quali indici, cataloghi e bibliografie, al servizio del fruitore, dal burocrate al semplice lettore. Esperti e docenti si interrogheranno su quali siano gli strumenti più adatti a questo tipo di documentazione, su come e quanto questi supporti abbiano influenzato il lavoro degli antichi professionisti e dei letterati e abbiano favorito le pratiche di disciplinamento delle memorie scritte.