Torna, dal 12 al 17 aprile a Bologna, il Future Film Festival, primo e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media. Anche quest'anno il festival gode del patrocinio dell'Università di Bologna. L'Alma Mater partecipa attivamente al programma della manifestazione promuovendo il Premio Franco La Polla: un concorso per tesi di laurea in memoria del docente Unibo scomparso nel 2009. Il riconoscimento sarà assegnato alla migliore tesi di laurea di argomento cinematografico, specificamente sui temi della fantascienza, del fantasy, dell’animazione e degli effetti visivi, discussa tra il 2010 e il 2013.
"Tweet the Monster" è il titolo che accompagna questa quindicesima edizione del Future Film Festival, e sono proprio i mostri, di tutte le forme, le dimensioni e i colori, a fare da filo conduttore del ricco programma di proiezioni ed eventi.
La serata di apertura è affidata all’anteprima italiana di "Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe 3D", di Tommy Wirkola: un film che, come il recente "Biancaneve e il cacciatore", conferma la passione di Hollywood per le riletture action delle grandi fiabe. Protagonisti, stavolta, due Hansel e Gretel in versione adulta e implacabile (interpretati da Jeremy Renner e Gemma Arterton), diventati infallibili cacciatori di taglie, ovviamente specializzati in streghe. A proposito di streghe - e in una città di lunga tradizione "stregonesca" come Bologna - come Evento Speciale di chiusura del FFF si vedrà in anteprima il nuovo cult-movie di Rob Zombie, "Le streghe di Salem", rivisitazione moderna - protagonista un’avvenente deejay, interpretata dalla moglie del regista Sheri Moon Zombie, alle prese con un vinile maledetto - di un mito che ha nutrito secoli di letteratura (e decenni di cinema). Finale da brividi, poi, con il Film di chiusura, "La Casa", di Fede Alvarez, attesissimo remake del capolavoro di Sam Raimi - qui impegnato nelle vesti di sceneggiatore e produttore - che nel 1981 cambiò le regole e il volto dell’horror. Anche stavolta, come allora, un demoniaco "libro dei morti" darà filo da torcere a un gruppo di ragazzi, in un tripudio di effetti gore che farà la gioia degli appassionati.
Ancora mostri, ma di tutt’altro tipo, arrivano con "Monsters & Co. 3D" di Pete Docter: il capolavoro della Pixar, uscito per la prima volta nel 2001 e subito considerato una delle vette dell’animazione contemporanea, torna in una nuova versione stereoscopica pronta a far innamorare anche i bambini di oggi.
Dieci, e provenienti da tutto il mondo, i titoli che partecipano al Concorso Lungometraggi e che si contendono il Platinum Grand Prize. A giudicarli, una giuria composta da Fulvia Caprara, giornalista de La Stampa, e dal collettivo di filmmaker Zapruder. E se l’estremo Oriente si conferma un serbatoio di autori, tecniche e storie, l’Europa quest’anno non è da meno.
Dal Giappone arrivano tre film d’animazione diversissimi per stile e contenuti: "009 Re: Cyborg", di Kenji Kamiyama, spettacolare kolossal animato in 3D, tratto dal celebre manga Cyborg 009 di Shotaro Ishinomori; il toccante "The Life of Budori Gusuko", diretto dal maestro dell’animazione Gisaburo Sugii; e "Wolf Children", di Mamoru Hosoda, l’anime giapponese più importante della stagione, una fiaba moderna che, attraverso la storia di due piccoli e teneri licantropi, racconta la vita familiare con emozionante libertà creativa. La Cina propone "Lee’s Adventure", di Frant Gwo e Yang Li, uno dei film di fantascienza più originali dell’anno, capace come pochi altri di raccontare la generazione dei videogiochi; mentre la Corea del Sud è presente con l’originale "Padak", di Dae-hee Lee, cartoon a suo modo "scioccante" sulla difficile arte della sopravvivenza di un pesce destinato a diventare sushi e costretto in un acquario, che sogna di tornare libero.
Il vecchio continente è ben rappresentato da opere originali e indipendenti: lo spagnolo "O Apòstolo", di Fernando Cortizo è la storia in stop motion di un detenuto in fuga e della caccia al tesoro che lo conduce in un villaggio su cui incombono maledizioni e presenze sinistre; il franco-belga "Couleur de peau: Miel", di Jung Laurent Boileau, tratto dall’omonima graphic novel dello stesso Jung, racconta la storia vera del suo autore, orfano coreano adottato da una famiglia belga, che a 42 anni decide di andare alla scoperta delle proprie radici; l’inglese "A Liar’s Autobiography: The Untrue Story of Monty Python's Graham Chapman", di Bill Jones, Jeff Simpson, Ben Timlett, è un finto biopic irriverente e scorrettissimo, una sorta di reunion dei Monty Python e insieme la falsa autobiografia post-mortem di uno dei fondatori del gruppo. Dall’America, infine, arrivano due titoli: lo statunitense "Consuming Spirits", di Christopher Sullivan è un fluviale capolavoro, acclamato dalla critica, che intreccia le vite di tre personaggi in una sorta di dramma psicologico animato, frutto di 15 anni di lavoro paziente e artigianale; e "Anima Buenos Aires", di Marìa Verònica Ramìrez, un viaggio in quattro episodi tra umorismo, tango ed emozione nell’anima segreta della capitale argentina.
Non meno interessanti le proposte Fuori Concorso, a cominciare dal giapponese "Rainbow Fireflies", di Konosuke Uda, un viaggio nel tempo che diventa un elegiaco racconto di formazione all’insegna della nostalgia, condotto con uno stile spigoloso lontano dagli stereotipi dell’animazione nipponica; e ancora "Mass Effect: Paragon Lost", di Atsushi Takeuchi, esempio di sci-fi ambientata nel mondo della saga videoludica Mass Effect; "Painted Skin: The Resurrection", diretto da Wuershan, artista e regista di videoclip impegnato in un potente esempio di melodramma fantastico; "Le voyage de Monsieur Crulic", di Anca Damian, apprezzato esempio di animazione applicata al cinema d’impegno civile, storia vera - e dai toni kafkiani - di uno sciopero della fame dalle estreme conseguenze; e "Yugo & Lala" di Yunfei Wang, fiaba per bambini in CGI che si è imposta a sorpresa come il primo film d’animazione cinese in grado di competere (non solo al botteghino) con le grandi produzioni internazionali.
Torna anche quest’anno la classica, e sempre molto apprezzata, vetrina delle Follie Notturne, che promette un tris di titoli imperdibili: condito da un irresistibile umorismo, tra arzilli vecchietti pronti a tutto e improbabili rapinatori a fin di bene, "Cockney Vs. Zombies", di Matthias Hoene è – sulla scia del connazionale "L’alba dei morti dementi" – il nuovo contributo inglese alla "zombie-mania" che sta contagiando il mondo del cinema e della tv; risate assicurate anche con l’incontenibile splatter ittico "Dead Sushi", di Noboru Iguchi, tripudio demenziale di pesci assassini di ogni genere; e il terrore viene dalle creature marine anche nel cartoon "Gyo: Tokyo Fish Attack", di Takayuki Hirao, l’altro titolo nipponico della sezione, con squali e calamari pronti a seminare il terrore tra gli abitanti di Tokyo.
Tra gli Eventi Speciali del Festival, da non perdere l’omaggio - a cura di Mario Serenellini - a Calimero: una vera icona dell’animazione made in Italy, che nel 2013 compie cinquant’anni e per l’occasione sarà festeggiato dal FFF con una ricca antologia. E ancora: l’italiano "Extra 3D", di Marco Pavone, ex disegnatore Disney, che in questo suo secondo lungometraggio autoprodotto offre un ambizioso racconto fantascientifico dal sapore ecologista; il tributo a Gisaburo Sugii, tra i padri fondatori dell’animazione giapponese, a cui Masato Ishioka ha dedicato il documentario "Animation Maestro Gisaburo", ricco di testimonianze di alcune delle più importanti personalità del mondo degli anime, da Osamu Tezuka a Yasuo Otsuka, da Rintaro a Masao Maruyama; l’incontro con il più importante animatore italiano, Bruno Bozzetto, che presenterà il suo nuovo cortometraggio animato, "Rapsodeus", ideale continuazione del suo capolavoro del 1976, "Allegro, non troppo", e in anteprima assoluta il corto "Vintage or Cool?"; una selezione del meglio della produzione della Aardman Animations ("Galline in fuga"; "Pirati! Briganti da strapazzo"), presentato per l’occasione da uno dei giovani talenti dello storico studio inglese, Andy Spradbery, anche autore della mascotte di questa XV edizione; e l’omaggio, nel decimo anniversario della scomparsa, ad Antonio Margheriti, con la proiezione di "The Outsider. Il cinema di Antonio Margheriti", diretto dal figlio Edoardo e dedicato a uno degli autori più prolifici e apprezzati (anche internazionalmente) della storia del cinema di genere italiano.
Novità del 2013 è anche la collaborazione del FFF con BolognaFiere per ExpoPixel, la fiera dedicata al mondo del digital entertainment che si svolge in contemporanea con FFF, dal 15 al 17 aprile, presso il quartiere fieristico.