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Parte Artelibro 2013: ecco le mostre "musicali" dell'Università di Bologna

UNIBO PER ARTELIBRO / Già da una settimana si possono visitare le due esposizioni ospitate nella Biblioteca Universitaria, mentre tra ieri e oggi hanno aperto altre tre mostre: al Dipartimento di Filologia classica e Italianistica, alla Fondazione Zeri e a Palazzo Marescotti, sede del Dipartimento delle Arti
Parte Artelibro 2013: le mostre "musicali" dell'Università di Bologna

Entra oggi nel vivo la decima edizione di Artelibro - Festival del Libro d'Arte. Alle 17,30 nella Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio ci sarà la cerimonia di l'inaugurazione, mentre alle 19 apriranno le porte della mostra-mercato di Palazzo Re Enzo e del Podestà. "Musica per gli occhi. Collezionismo all'opera" è il tema che guida il programma di quest'anno, con più di cento eventi sparsi in tutta la città.

Come abbiamo raccontato qualche giorno fa, l'Università di Bologna partecipa alla manifestazione non solo intervenendo con molti suoi docenti a diversi incontri, convegni e presentazioni, ma anche ospitando cinque mostre, tutte a tema musicale.

Già dallo scorso 11 settembre, alla Biblioteca Universitaria si possono visitare le esposizioni "Records by Artists (1960-1990)" (300 dischi d’artista, la maggior parte in vinile, di nomi come Brian Eno, Demetrio Stratos, Jan Debuffet, John Cage, Marcel Duchamp, Yoko Ono/John Lennon, Yves Klein, Mimmo Rotella) e "Uomini e libri, 'trovatori di musiche'..." (reperti manoscritti e a stampa di dichiarato interesse musicale e spartiti provenienti dal fondo musicale della Biblioteca). Entrambe le esposizioni, a ingresso gratuito, sono aperte al pubblico fino al 5 ottobre.

In questi giorni inaugurano invece le altre tre mostre targate Unibo. La prima, visibile da ieri e aperta fino al 3 ottobre, si intitola "Letterati all'opera. Collezioni di musica e teatro nei fondi bibliografici della Biblioteca del Dipartimento di Filologia classica e italianistica" ed è ospitata nella sede di Via Zamboni, 32.

La mostra offre un percorso alla scoperta dei fondi bibliografici antichi della Biblioteca di Filologia classica e Italianistica. In esposizione ci sono opere pubblicate tra il XV e il XX secolo. In particolare si ripercorrono gli interessi di lettura e di collezionismo, nell'ambito della musica e del teatro, di illustri studiosi e letterati. Saranno infatti visibili preziosi volumi appartenuti a Carlo Calcaterra, Piero Camporesi, Carmine Jannaco, Gaetano Pelliccioni e don Paolo Serra Zanetti, spaziando dalla trattatistica musicale, e i drammi per musica del Settecento, ai libretti d'opera del secolo scorso.

Sempre nella giornata di ieri ha aperto anche "Musica da vedere", mostra fotografica ospitata alla Fondazione Federico Zeri. La mostra indaga, attraverso la straordinaria documentazione fotografica della Fototeca Zeri, il tema della rappresentazione della musica nei dipinti tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Settecento, con particolare attenzione al genere della natura morta.
 
Aperta fino al 29 novembre, l'esposizione si articola in quattro sezioni: la scrittura musicale nei dipinti caravaggeschi (con fotografie di opere di Caravaggio, Paolini, Gramatica, Cavarozzi, Maestro della Natura morta Acquavella); la Natura morta di strumenti musicali in area lombarda (con i famosi 'ritratti di strumenti' di Baschenis e Bettera); la rappresentazione della musica nell'ambito delle allegorie dei sensi (Brueghel, Linard, Baugin, Recco); la musica nelle vanitas (Stoskopf, Andriessen, Renard de Saint-André, Collier).

Apre invece domani (inaugurazione alle ore 17) a Palazzo Marescotti, sede del Dipartimento delle Arti, la mostra "Il teatro dell'opera in carta: iconografia e documenti del melodramma tra Sette e Ottocento". L'esposizione conta una quarantina di volumi legati al melodramma, una fastosa invenzione italiana di quattro secoli fa, basata sul concorso di molte arti: poesia, musica, canto, teatro, danza, pittura e architettura.

In mostra si vedranno pagine dell’Encyclopédie dedicate alla musica e al teatro, immagini di scene, costumi di allestimenti d’epoca, frontespizi illustrati di spartiti d’opera, libretti rari con annotazioni manoscritte di messinscena, pregevoli ritratti di cantanti dell’Ottocento, monografie di riferimento sui principali operisti, manuali illustranti le pose della recitazione ottocentesca, preziose riproduzioni di manoscritti musicali e materiali iconografici. A corredo dei volumi in mostra si potranno osservare riproduzioni digitali di pagine e particolari tratti dagli originali esposti e da antichi trattati di architettura teatrale. La mostra è aperta fino al 3 ottobre.