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A Bologna gli stati generali della scienza del pensiero creativo

MIC E MARCONI PRIZE / Inventori e studiosi di fama internazionale alla prima conferenza organizzata dal Marconi Institute for Creativity. Il Marconi Prize sarà consegnato a Martin Cooper, che 40 anni fa creò il telefono cellulare
A Bologna gli stati generali della scienza del pensiero creativo

L’inventore del primo cellulare Martin Cooper, il padre di Internet e vicepresidente di Google Vinton Cerf, il creatore del microprocessore Federico Faggin e i pionieri della fibra ottica David Payne, Robert Tkach ed Andrew Chraplyvy. Ma anche creativi come Annamaria Testa e guru del pensiero creativo come Mark Runco e Todd Lubart. Sono solo alcuni dei nomi di punta della prima Conferenza internazionale sulla scienza del pensiero creativo organizzata dal Marconi Institute for Creativity (MIC) che si svolge a Bologna dal 29 settembre al 1° ottobre, in contemporanea con la consegna del prestigioso Marconi Prize, l’equivalente del Premio Nobel per le telecomunicazioni assegnato dalla Marconi Society, all’uomo che esattamente 40 anni fa fece la prima chiamata con un telefono cellulare: Martin Cooper.

Che cos’è la creatività? Come si sviluppa l’innovazione nelle attività umane? E soprattutto: si può allenare il cervello a "fabbricare idee"? Nei tre giorni ricercatori, scienziati, imprenditori e inventori porteranno il proprio punto di vista e i risultati delle loro ricerche cercando di dare risposte a questi interrogativi, incrociando le più recenti scoperte della psicologia e delle neuroscienze: dall’economia all’industria, dall’arte alla ricerca. Un importante e inedito appuntamento che riunisce i massimi esperti del settore e personaggi chiave dello sviluppo tecnologico mondiale, con contributi arrivati da tutto il mondo.

Ospite d’onore sarà Martin Cooper, che il 3 aprile 1973 passeggiando per le strade di New York si portò all’orecchio l’apparecchio da un milione di dollari e oltre 1 kg di peso che aveva inventato per la società Motorola. Chiamò un suo rivale all’AT&T, concorrente della Motorola. "Ciao Joe, indovina? Sono sotto il tuo ufficio e ti sto chiamando con un cellulare", disse Cooper. Per la prima volta una telefonata aveva raggiunto un numero della rete fissa ma era stata originata da un terminale mobile, connesso a questa attraverso tecnologie radio, con innovazioni tecniche che combinavano le idee di due importanti inventori italiani: Antonio Meucci e Guglielmo Marconi. Ed è proprio per questo che a Cooper è stato assegnato dalla Marconi Society il Marconi Prize 2013, l’equivalente del premio Nobel per le telecomunicazioni, che quest’anno fa tappa in Italia e sarà consegnato a Bologna, dopo esser stato attribuito in passato tra gli altri a Sergey Brin e Larry Page di Google e a Tim Berners-Lee, creatore del World Wide Web. La consegna avverrà durante la cena di gala a Palazzo Albergati (a Zola Predosa) che conclude la manifestazione, martedì 1° ottobre: a consegnare il premio a Martin Cooper sarà la Vice-Presidente della Commissione Europea, Neelie Kroes.

Ma Cooper, che nonostante i suoi 85 anni di età oggi è ancora al lavoro, interverrà anche nelle sessioni della MIC Conference 2013, la prima Conferenza internazionale dedicata alla scienza del pensiero creativo che si svolge invece nella sede di Unindustria in via San Domenico 4 a Bologna. All’evento hanno già confermato la loro presenza, tra gli altri, molti degli inventori premiati in passato col Marconi Prize che sono diventati Marconi Fellows: Vinton Gray Cerf, uno dei padri nobili di Internet assunto nel 2005 da Google con una carica appositamente studiata per lui, quella di "chief Internet evangelist", John M. Cioffi, pioniere della tecnologia DSL e professore alla Stanford University, Federico Faggin, creatore del primo microprocessore, David N. Payne, direttore del Laboratorio di ricerca optoelettronica di Southampton, oggi presidente del board della Marconi Society e famoso per le sue ricerche sulle fibre ottiche, Andrew J. Viterbi, pioniere delle comunicazioni wireless e Marconi Prize 1990, Robert Tkach ed Andrew Chraplyvy delle Bell Industries, che hanno ricevuto insieme il premio nel 2009 per le loro ricerche sulla fibra ottica. Ma tra i padri della MIC Conference che fanno parte del comitato scientifico ci sono anche Mark Runco dell’Università della Georgia, guru mondiale della scienza del pensiero creativo, Keith Sawyer dell’Università di Washington, la pubblicitaria Annamaria Testa, la musicologa e violinista Giuseppina La Face e Todd Lubart dell’Università Descartes di Parigi. Oltre al fondatore del MIC, il professor Giovanni Emanuele Corazza, membro del CdA dell’Università di Bologna, e al presidente della Fondazione Marconi Gabriele Falciasecca.

La MIC Conference è organizzata dal Marconi Institute for Creativity con il contributo di Fondazione Guglielmo Marconi, Dipartimento dell’energia elettrica e dell’informazione (DEI) dell’Università di Bologna, Unindustria, Comune di Bologna, Fondazione Ugo Bordoni, Comune di Sasso Marconi, Gruppo Emiliano Romagnolo Cavalieri del Lavoro.

Inoltre, grazie alla partnership con Telecom Italia, sarà possibile seguire on demand i contenuti delle tre giornate e, in live streaming, l’intera giornata del 1° ottobre che vedrà tra gli altri protagonisti Martin Cooper, Franco Bernabè, Presidente di Telecom Italia e Presidente GSMA e Neelie Kroes, Vice-presidente della Commissione Europea. Un’operazione resa possibile anche grazie a Lepida SpA, partner dell’evento che curerà le riprese delle giornate del 29 e 30 settembre.

"Vogliamo concentrare la nostra attenzione sul pensiero creativo ed inventivo, ospitando numerose personalità internazionali di massimo livello in materia di creatività e innovazione", sottolinea il fondatore del MIC Giovanni Emanuele Corazza. "Non sarà solo una discussione teorica, perché oltre a grandi imprenditori italiani avremo anche la testimonianza diretta dei Marconi Fellows e dei Marconi Young Scholars, ossia di inventori che hanno realizzato le proprie idee sino a farle diventare motori per il progresso e l’avanzamento tecnologico e sociale".

"La Marconi Society, da molto tempo legata a Bologna e alla Fondazione Marconi, ci darà l’occasione di verificare quanto sia apprezzata al di fuori del nostro Paese l’opera di Guglielmo Marconi, che con la sua invenzione ha aperto l’era delle telecomunicazioni moderne e quindi della società dell’informazione", spiega il presidente della Fondazione Marconi, Gabriele Falciasecca. "Avremo ospiti grandi figure internazionali che in tempi recenti hanno idealmente seguito il suo esempio, dimostrando quanto il nome di Marconi possa favorire l’immagine positiva della città di Bologna e dell’Italia nel mondo".

"La Fondazione Ugo Bordoni ha un legame storico con Marconi, massima espressione della creatività innovativa. L’adesione e il sostegno al Marconi Prize rappresenta un’occasione per sottolineare la nostra attenzione alla valorizzazione della ricerca scientifica", spiega il presidente della Fondazione Ugo Bordoni Alessandro Luciano. "Riconoscendo il contributo di grandi uomini che hanno disegnato il mondo come lo conosciamo oggi, intendiamo anche indicare una strada ai giovani che intraprendono il percorso, oggi sempre più tortuoso e in particolar modo in Italia, della ricerca scientifica. La decisione di affiancare la Fondazione Marconi non solo nell’assegnazione di premi ad illustri personaggi ma anche a giovani ricercatori è coerente con il nostro continuo impegno ad assumerne di nuovi nelle fila della Fondazione ed è, a nostro avviso, il modo più concreto per mantenere competenze scientifiche in Italia. Solo così è possibile contrastare concretamente il fenomeno dell’emigrazione culturale all’estero ed evitare di escludere il nostro paese dalla frontiera delle tecnologie della comunicazione".

Il Marconi Institute for Creativity (MIC) è stato fondato nel 2011 dal professor Giovanni Emanuele Corazza come iniziativa congiunta dell’Università di Bologna e della Fondazione Guglielmo Marconi, guidata dal professor Gabriele Falciasecca. Il MIC ha sede a Villa Griffone, nel bolognese, dove Marconi inventò la radio nel 1895 e ha l’obiettivo di fondare e promuovere il pensiero creativo come scienza, con ricerche, seminari e lezioni svolte per società pubbliche e private. Recentemente ha ricevuto l’incarico dall’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) di svolgere un corso intensivo sul pensiero creativo con esercitazioni pratiche per i dipendenti dell’Agenzia. Cura inoltre il corso di "Scienza e applicazioni del pensiero creativo" all’interno del corso di laurea in Design del prodotto industriale che parte quest’anno all’Università di Bologna, organizzato con il sostegno di due grandi aziende della meccanica bolognesi: G.D. e IMA.

In vista della consegna del Marconi Prize è stato anche lanciato un contest tra i giovani creativi per l’ideazione della migliore app (iOS e Android) per far conoscere l’opera di Marconi. Non uno strumento da museo, ma un gioco o un’utility che sappia coinvolgere davvero. La scadenza per la presentazione dei progetti era il 30 giugno 2013. Gli esperti della Fondazione stanno supervisionando la realizzazione delle tre app, una delle quali verraà premiata alla consegna del Marconi Prize.