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Brunello Cucinelli, l’imprenditore filosofo del capitalismo etico

Il re del cachemire made in Italy ospite di Alma Graduate School. A partire dalla storia dell’azienda e dalla filosofia umanistica che ne è l’asse portante, Cucinelli darà agli studenti e al pubblico spunti di riflessione su un modo innovativo di fare business

Come si realizza un’azienda di successo internazionale mettendo l’uomo e i suoi valori alla base dell’impresa? Come si può dare vita a un "capitalismo etico"? Sono queste alcune delle domande al centro della prossima MBA lecture di Alma Graduate School, dove a salire in cattedra sarà Brunello Cucinelli, presidente e amministratore delegato della nota azienda di prodotti in cachemire, oggi esportati in Europa, Stati Uniti, Russia ed estremo oriente. L’incontro si terrà martedì 7 maggio alle 18 nell’Aula Magna di Villa Guastavillani e sarà introdotto e moderato dal direttore di Alma Graduate School Massimo Bergami. L’incontro è rivolto ai partecipanti ai Master di Alma Graduate School e agli ex studenti, ma è aperto a tutti gli interessati che potranno intervenire previa registrazione sul sito di Alma Graduate.

A partire dalla storia dell’azienda e dalla filosofia umanistica che ne è l’asse portante, Cucinelli darà agli studenti e al pubblico spunti di riflessione su un modo innovativo di fare business. La storia di Cucinelli non si limita al successo dell’imprenditore, ma è anche una storia di valori. Parte dalla volontà di realizzare "un’impresa umanistica", che metta l’uomo al centro di ogni processo produttivo e che risponda alle regole dell’etica, in cui parte del profitto si utilizzi per migliorare la condizione della vita umana: offrendo servizi e finanziando il recupero di beni culturali.

Una storia che inizia nel 1978, quando a 25 anni Brunello Cucinelli avvia un piccolo laboratorio di 40 metri quadri, che in trent’anni si è trasformato in un’impresa, la Brunello Cucinelli SpA, che opera nelle principali città del mondo con mille porte multibrand e oltre ottanta boutique monobrand, occupa quasi ottocento dipendenti e ha un fatturato che per tre quarti è realizzato sui mercati esteri. Cucinelli è riuscito a creare un brand di lusso assoluto, mantenendo però saldi le radici nel borgo umbro di Solomeo e il suo impegno culturale e sociale. Come dimostra la scelta di acquistare il castello del borgo trecentesco, e di riportarlo al suo antico splendore per trasferire lì la sede dell’azienda. Cucinelli ha inoltre contribuito a interventi di recupero e di restauro e a opere di interesse sociale, sia nella sua Umbria che nel Malawi.

"Il caso di Cucinelli rappresenta un’esperienza molto interessante perché propone un modo originale di pensare al rapporto tra impresa, territorio, cultura, business e comunità. L’idea di impresa umanistica rappresenta una possibile strada lo sviluppo dell’identità delle imprese del Made in Italy. Questo incontro sarà l’occasione per riflettere sulla sostenibilità e sulla replicabilità delle caratteristiche centrali del modello Cucinelli", spiega Massimo Bergami, direttore di Alma Graduate School.