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Quale cittadinanza europea vogliamo?

Ci saranno anche gli studenti dell'Alma Mater all'incontro con gli europarlamentari realizzato nell'ambito dell'iniziativa "Europa in Città"
Quale cittadinanza europea vogliamo?

Lo si dice spesso cercando risposte concrete ai grandi e complessi problemi dei nostri tempi: "Serve più Europa". Che cosa vuol dire, però, fuori dalle definizioni astratte, appartenere all’Unione Europea? E che cosa concretamente significa essere cittadini europei? Quali sono i diritti e i doveri che ne derivano? Quali le forme di protezione sociale e la tutele ai diritti inalienabili dell’individuo? Quali le opportunità e gli strumenti che questa condizione offre nel proprio percorso di formazione e nella ricerca di una professione? Quali le agevolazioni all’accesso ai servizi finanziari e al commercio?

Da queste domande prende spunto il prossimo incontro di Europa in Città, in programma domani, 18 ottobre, dalle 9 alle 13, a Bologna, presso la Sala Conferenze A - Terza Torre di Viale della Fiera, 8. Partecipano all’appuntamento, intitolato "Anno europeo dei cittadini: diritti e doveri", gli eurodeputati della circoscrizione nord orientale Antonio Cancian, Salvatore Caronna e Vittorio Prodi, oltre a Francesco Laera, addetto stampa della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, e Gianfranco Coda di Europe Direct Emilia-Romagna. Modera Pina Lalli, coordinatore del corso di laurea magistrale in Scienze della comunicazione pubblica e sociale dell'Università di Bologna.

A dialogare con con gli europarlamentari ci saranno infatti anche studenti dell’Università di Bologna, che in vista di questo incontro hanno affrontato un percorso formativo che ruota intorno a una domanda: quale cittadinanza europea vogliamo?

Arricchiti da questo dialogo e dalla creazione di uno spazio di idee entro cui porsi problemi attraverso la "inter-azione" fra modi di vedere, esperienze, culture e lingue diversi, gli studenti presenteranno quindi agli europarlamentari il loro punto di vista con domande che sono la sintesi di queste "inter-azioni": un segnale di interesse, di reale impegno e di bisogno di capire, per essere protagonisti del domani, in una Europa che appartenga a tutti i cittadini.