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Quello che i soldi non possono comprare

Nell'Aula Absidale di Santa Lucia Michael J. Sandel, docente di Filosofia politica e Teoria del governo alla Harvard University, interviene sulle conseguenze prodotte da una logica di mercato che ha ormai invaso ogni aspetto della vita contemporanea e su quale sia una più corretta funzione dei mercati in una società democratica
Spendereste qualcosa in più per saltare una coda? Accettereste dei soldi per farvi tatuare il corpo con messaggi pubblicitari? Facciamo bene a concedere alle grandi industrie di pagare per avere il diritto di inquinare l’atmosfera? È etico pagare le persone perché sperimentino nuovi farmaci  o perché donino i loro organi? O vendere la cittadinanza agli immigrati disposti a pagarla? Non c’è qualcosa che non funziona in un mondo dove tutto è in vendita?

Sono queste alcune delle questioni che  Michael J. Sandel, docente di Filosofia politica e Teoria del governo alla Harvard University (Usa), affronterà nell’incontro pubblico "Il mercato e i suoi limiti", organizzato a Bologna da Fondazione Unipolis e Feltrinelli Editore, in collaborazione con l’Università, martedì 4 giugno alle ore 17.30 nell’Aula Absidale di Santa Lucia.

Nel suo intervento (con traduzione simultanea dall’inglese) Sandel rifletterà sulle conseguenze prodotte da una logica di mercato che ha ormai invaso ogni aspetto della vita contemporanea e su quale sia una più corretta funzione dei mercati in una società democratica, a protezione dei beni morali e civili. Cioè di "Quello che i soldi non possono comprare", come recita il titolo del suo ultimo libro, di recente pubblicato in Italia.

Insieme a Sandel, interverranno Patrizia Tullini, prorettore per il personale dell’Università di Bologna, e Pierluigi Stefanini, presidente Unipol e Fondazione Unipolis.