L'Inferno è passato e siamo all'inizio del Purgatorio. Al canto III, per essere precisi. Riprende lunedì prossimo, 14 aprile, la Lectura Dantis Bononiensis, lunghissima maratona dantesca promossa dall'Accademia delle Scienze e dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell'Alma Mater. Studiosi di letteratura, ma anche di storia e di storia del pensiero politico, provenienti da tutto il mondo, si avvicendano mese dopo mese, anno dopo anno, nella lettura e interpretazione dei singoli canti della Divina Commedia.
Partita nell'ormai lontano 2009, la "lettura dantesca bolognese" ha ancora una lunga strada davanti a sé: la conclusione, con la declamazione dell'ultimo canto del Paradiso, è in programma per il 2021, anno in cui si celebrerà il settimo centenario della morte di Dante.
Quello del 2014 è il sesto ciclo di letture e affronterà il Purgatorio, dal canto III al canto X. Protagonista del primo appuntamento - lunedì 14 aprile, alle 16,30, nella Sala Ulisse dell'Accademia delle Scienze - è Giuseppe Antonio Camerino, docente all'Università di Lecce. Poi si avvicenderanno Luciano Formisano (Università di Bologna) il 28 aprile, Enrico Malato (Università di Napoli Federico II) il 5 maggio, Nicolò Mineo (Università di Catania) il 12 maggio. Si riprende poi il 20 ottobre con Luigi Surdich (Università di Genova) e si continua il 27 ottobre insieme ad Angelo Mangini (Università di Exeter), il 10 novembre con Sabine Verhulst (Università di Gent) e infine il 17 novembre con la docente Unibo Paola Vecchi.
La Lectura Dantis è una delle più radicate e più importanti tradizioni della critica letteraria italiana. Tutti i più importanti studiosi di Dante sono stati coinvolti nelle Lecturae che si sono susseguite nei secoli XIX e XX, organizzate da alcune delle principali sedi di studio di Dante (Ravenna, Verona, Firenze, Roma). Quella bolognese è la prima Lectura Dantis del XXI secolo.