In esposizione i Codici del Reale Collegio di Spagna

E' aperta al pubblico fino a lunedì 6 ottobre la mostra ideata per celebrare i 650 anni dalla fondazione del Collegio di Spagna. Sono esposti alcuni tra i più interessanti codici della Biblioteca del Collegio, la più antica biblioteca universitaria d'Italia, con quasi 300 codici manoscritti e la massima collezione mondiale di opere di glossatori e post-glossatori. Al nucleo originario del fondo, costituito per legato del cardinale Gil de Albornoz, si sono aggiunti, in particolare tra Quattro e Cinquecento, numerosi codici splendidamente miniati e di varia provenienza. Le miniature sono sovente opera non solo dei migliori artisti bolognesi, ma anche di miniaturisti del centro Italia e d'Oltralpe.

La mostra si articola in due sezioni: la prima è dedicata alle opere di teologia, filosofia, storia e ai classici, la seconda alle opere giuridiche. Tra i manoscritti esposti nella prima sezione si segnalano in particolare quello contenente le Epistulae morales ad Lucilium, che risale alla prima metà del XII sec., e quello recante il De laudibus sanctae crucis di Rabano Mauro, il più antico e notevole di tutto il fondo.

La particolare consistenza dei manoscritti giuridici, che contengono tra l'altro preziosi esemplari della Magna Glossa accursiana e del Decretum Gratiani costituisce significativa testimonianza del ruolo assunto dall'Università di Bologna e dallo studio del diritto romano-canonico nella formazione del diritto europeo e di tutto il mondo occidentale.

Il Collegio di Spagna venne fondato nel 1364 dal cardinale Gil de Albornoz, un secolo e mezzo prima dell'unione dei regni iberici che diede origine alla Spagna come entità politica. È la più antica istituzione spagnola e l'unico collegio medievale ancora attivo in tutta l'Europa continentale.

La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, presso la Casa de Cervantes Via Collegio di Spagna, 2³ A.