Un avvenimento culturale di assoluto valore e originalità. Per la prima volta a Bologna e nel panorama italiano i cinque incontri di “Baudelaire: I fiori del male” proposti da Gruppo Unipol e Musica Insieme. L’iniziativa prevede la lettura integrale di una raccolta poetica fondamentale dell’era moderna, associandovi le musiche di quegli autori (Wagner, Liszt, Chopin, Beethoven) che Baudelaire stesso ammirava o conosceva, insieme ad un compositore posteriore come Skrjabin, che è collegato a Baudelaire da un’ideale “corrispondenza”.
Il ciclo è incentrato dunque su una duplice e armoniosa dimensione: la poesia e la musica. La dimensione della poesia è esaltata appunto dalla scelta di proporre per la prima volta al pubblico la lettura integrale della prima edizione (1857) dei Fiori del male di Baudelaire nella recente traduzione di Nicola Muschitiello, che è stata celebrata come «nuova, coraggiosa traduzione della prima edizione censurata» del libro, e riguardo alla quale Enzo Bianchi – Priore della Comunità di Bose – ha affermato che essa «dà ai Fiori di Baudelaire una lucentezza straordinaria, come se li rigenerasse nella lingua italiana».
Ad aprire il percorso, giovedì 9 ottobre, le prime poesie della raccolta saranno accompagnate alla musica di un compositore che cronologicamente e geograficamente parrebbe lontano dal poeta francese: Aleksandr Skrjabin. Eppure il senso crepuscolare e apocalittico di Skrjabin si adatta, attraverso quelle misteriose sinestesie così care a Baudelaire, ad accompagnare l’impressionante e potentissima sezione d’apertura de I fiori del male, con il celebre proemio Al lettore.
Venerdì 24 ottobre la lettura proseguirà insieme alle note di Fryderyk Chopin, il “musicista-poeta” che Baudelaire cita in un saggio dedicato a Delacroix, evocando una testimonianza di Liszt. In questa seconda serata ascolteremo brani celeberrimi come i Notturni, lo Scherzo n. 2, la seconda e la quarta Ballata.
Nel terzo appuntamento, venerdì 7 novembre, ecco le musiche di Ludwig van Beethoven, che nelle parole di Baudelaire «cominciò a disperdere i mondi di malinconia e inguaribile disperazione, ammassati come nuvole nel cielo interiore dell’uomo». La struggente Sonata al chiaro di luna, così esemplificativa dello spirito beethoveniano caro a Baudelaire, sarà accostata ad alcune poesie tra le più delicate dell’intera raccolta.
Nel quarto appuntamento, venerdì 21 novembre, la lettura dell’ultima parte della sezione "Spleen et idéal", tra cui le poesie La sepoltura e Tristezze della luna, sarà accompagnata dalla toccante Marcia funebre della Sonata n. 2 di Fryderyk Chopin, accostata al Notturno in do diesis minore opera postuma, brano fra i più affascinanti del Polacco.
Infine, venerdì 28 novembre, gli autori forse più amati da Baudelaire, a partire da Wagner, cui egli dedicò un saggio affascinato dall’ascolto di Tannhäuser. I due si incontrarono ed ebbero anche uno scambio epistolare, che resta a testimonianza della reciproca stima. Accanto quindi alle letture dell’ultima sezione dei Fiori del male ascolteremo alcune delle pagine wagneriane più celebri (l’ouverture del Tannhäuser e Isoldes Liebestod), attraverso la trascrizione di Franz Liszt, anch’egli ammirato da Baudelaire, che gli dedicò un poemetto. Ad aprire gli ascolti sarà il Mephisto-Walzer di Franz Liszt.
Nicola Muschitiello non poteva che essere il lettore ideale delle poesie di Baudelaire, del quale ha esplorato nella sua opera di traduzione le ‘recondite armonie’, ed è pertanto nella condizione di restituirne la forza e bellezza agli ascoltatori, anche grazie alla sua lunga esperienza di dicitore di poesia. L’esecuzione musicale vede da parte sua protagonista Alexander Romanovsky, pianista ucraino formatosi all’Accademia internazionale “Incontri col Maestro” di Imola con Leonid Margarius.
La rassegna gode del patrocinio del Comune di Bologna, della Provincia di Bologna e dell’Alma Mater e vede la collaborazione di Alliance Française, Ambasciata di Francia e Librerie Coop. Alla novità della rassegna, offerta gratuitamente da Gruppo Unipol, si aggiunge peraltro la novità della sede: l’Unipol Auditorium di Via Stalingrado 37, recentemente completato e destinato a configurarsi sempre più autorevolmente come spazio per la cultura a Bologna.