Da enormi calcolatori che occupavano intere stanze a potentissimi computer che stanno comodamente in tasca, l'evoluzione dell'elettronica ha seguito nei decenni uno schema mai incontrato nella storia: più le cose diventavano piccole più erano performanti. Un'inversione di tendenza che è stata sistemizzata per la prima volta dal prof. Giorgio Baccarani nella teoria dello “scaling”.
Allievo di Ercole De Castro e tra i principali responsabili dell'eccellenza internazionale dell’elettronica italiana, il prof. Baccarani si è laureato all'Università di Bologna (in Ingegneria Elettronica nel 1967 e in Fisica nel 1969) e dopo una lunga esperienza da visiting scientist negli Stati Uniti è tornato all'Alma Mater per continuare a fare ricerca in Italia e insegnare nell’Ateneo da dove era partito.
Quest’anno Giorgio Baccarani passa dallo status di Professore Ordinario a PAM (Professore Alma Mater) e il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” organizza per martedì 4 novembre un “mini colloquium” per celebrarne la carriera universitaria e di ricerca.
“Il seminario - spiega il prof. Enrico Sangiorgi, direttore del DEI - coinvolge relatori di fama internazionale, che rappresentano l’eccellenza dell’elettronica. Sarà un'occasione unica per capire la portata della ricerca condotta da Giorgio Baccarani, ma anche per conoscere la storia dell’elettronica e intuire scenari possibili a breve e medio termine”.
La prima generazione di computer utilizzava valvole termoioniche. Solo dopo si iniziarono ad utilizzare i primi transistor e in seguito i chip con più transistor. Oggi la tecnologia di punta è in grado di integrare fino a 4,3 miliardi di transistor in un singolo chip, e la dimensione minima dei transistor ha raggiunto i 32 nanometri.
Uno schema, quello che alla riduzione delle dimensioni fisiche accompagna l'aumento delle prestazioni, che è del tutto unico nella storia delle tecnologie. Non era stato così per le locomotive, le navi, gli aerei, i grattacieli o qualunque altra invenzione o manufatto che ha caratterizzato l’evoluzione dell’umanità. In passato il concetto di progresso corrispondeva a dimensioni sempre maggiori.
Per questo, in elettronica, la portata di questa inversione di tendenza del rapporto tra dimensioni e progresso è stata enorme: il fatto che un oggetto molto piccolo potesse essere altrettanto usabile (o addirittura lo fosse di più) non era affatto scontato. Era necessario teorizzare questa forma di evoluzione, elaborare nuovi schemi progettuali. Da qui è nata la teoria generalizzata dello “scaling”, elaborata proprio da Giorgio Baccarani, che ha guidato l'evoluzione delle tecnologie micro e nanoelettroniche negli ultimi tre decenni.
Il “mini colloquium” dedicato al prof. Baccarani si terrà martedì 4 novembre nell’Aula Magna della Scuola di Ingegneria e Architettura (Viale del Risorgimento, 2 - Bologna). La partecipazione è gratuita, grazie anche grazie al sostegno dell’IEEE Electron Device Society, previa registrazione online.