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Gli studenti dell'Alma Mater esplorano il terreno di Piazza Galvani

Il corso di Geofisica dei Rischi Ambientali dell'Università di Bologna organizza una esercitazione per esplorare il sottosuolo della città. Tra le varie tecniche di misura sarà utilizzato il Georadar, una metodologia non invasiva utilizzata nello studio del primo sottosuolo

Questa mattina, 12 gennaio, dalle 10 gli studenti del corso di Geofisica dei Rischi ambientali, laurea magistrale in “Analisi e gestione dell'ambiente”, sede di Ravenna dell’Alma Mater, si recheranno in Piazza Galvani a Bologna, presso l’Archiginnasio, per esplorare il sottosuolo attraverso dei rilievi geofisici. Scopo dell’esercitazione sarà individuare le reti di distribuzione dell’acqua e del gas ed eventuali cavità e oggetti sepolti.

Tra le varie tecniche di misura sarà utilizzato il Georadar, GPR - Ground Penetrating Radar, particolarmente utile per localizzare le reti tecnologiche, come elettrodotti e condutture del gas, e per individuare in modo non distruttivo strutture di interesse archeologico. Grazie al Georadar è stata scoperta a Firenze la tomba di Lisa Gherardini, la presunta Monna Lisa ritratta da Leonardo da Vinci nella Gioconda.

Il Georadar è una metodologia non invasiva utilizzata nello studio del primo sottosuolo. Questa tecnica si basa sull'analisi delle riflessioni di onde elettromagnetiche trasmesse nel terreno, permettendo di ricostruire con precisione le caratteristiche del sottosuolo. Gli impulsi riflessi sono poi registrati in forma digitale ed elaborati per ottenere la maggiore quantità possibile di informazioni.

Gli studenti saranno guidati dagli esperti dell’Envia Studio Associato, Paolo Durante e Giulio Dal Forno, e della Direzione Energia dell’HERA, Giovanni Battista Fauché e Federico Barone, che illustreranno i metodi di esplorazione del sottosuolo, i problemi di gestione, manutenzione e localizzazione delle reti tecnologiche, con particolare attenzione ai centri storici, cioè in aree di interesse storico, archeologico e artistico.

La giornata proseguirà poi con alcuni rilievi geoelettrici in Vicolo del Pellegrino presso l’Area Test Geofisica del Dipartimento di Fisica e Astronomia.