Andrea Accomazzo e Paolo Ferri, capi della Missione Rosetta di European Space Agency, incontreranno studenti, manager e ricercatori venerdì 16 gennaio alle 18, presso la Fondazione MAST. L'iniziativa, organizzata da Bologna Business School con il magazine Technology Review del MIT, in collaborazione con la Fondazione MAST, offre l’opportunità di approfondire i diversi aspetti di questa storia di scienza e tecnologia, di management e di passione. Oltre agli aspetti di interesse scientifico, infatti, la Missione Rosetta rappresenta anche un singolare caso di project management che evidenzia quali siano le condizioni di successo dei progetti complessi, di lungo periodo e sottoposti a condizioni di grande incertezza.
Dopo i saluti di Massimo Bergami, direttore di Bologna Business School, Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, e Alessandro Ovi, direttore di MIT Technology Review Italia, i due capi missione racconteranno la storia di un progetto durato venti anni e le prove che hanno dovuto superare per raggiungere il successo. Seguiranno i commenti di Alessandro Toso, capo della Ricerca e Sviluppo di Dallara Automobili, Maurizio Sobrero, professore di Innovation Management all’Università di Bologna e Alumnus del MIT, e Amalia Ercoli Finzi, principal investigator SDI Rosetta che ha sviluppato il modello matematico alla base della missione. Le conclusioni, presentate da Romano Prodi, presidente del Comitato Scientifico di MIT Italia e Presidente del Collegio di Indirizzo di Bologna Business School saranno dedicate all’importanza della collaborazione a livello europeo per questo tipo di progetti.
Sulla base di complessi calcoli riguardanti le traiettorie e le deviazioni della cometa CG, dopo un viaggio di 10 anni, la missione spaziale della sonda Rosetta è riuscita a fare atterrare il suo lander sulla superficie della cometa il 12 novembre scorso. E' il primo veicolo spaziale nella storia dell’uomo atterrato su una cometa. Il nome della missione rimanda alla Stele di Rosetta, perché, come quel ritrovamento ha permesso di tradurre per la prima volta la lingua egizia antica, l’analisi dei dati provenienti dalla cometa, insieme al campionamento del terreno, consentirà enormi passi avanti agli studi sull’origine dell’universo.