Un sistema informatico che permette di gestire la domanda e l’offerta di tirocini internazionali nel mondo della traduzione, garantendo alle aziende le conoscenze di partenza dei laureandi e impegnandole sui compiti da affidare e sugli obiettivi formativi da sviluppare. È lo strumento nato dal progetto europeo Agora, che si è chiuso lo scorso 4 giugno all'Expo di Milano con una conferenza sull’alimentazione e la traduzione intitolata "Tradurre Degustare ed Esportare".
Gestito da un applicativo internet sviluppato dal Cesia, l'Area Sistemi Informativi e Applicazioni dell'Alma Mater, il sistema realizza, per ogni singolo caso di tirocinio, una negoziazione delle premesse formative che gli studenti devono garantire alle aziende e una concertazione degli obiettivi dei tirocini. Università e mondo aziendale interagiscono così allo stesso livello, superando lo steccato tra formazione pura e pratica in azienda.
Il progetto Agora sui tirocini internazionali è stato cofinanziato dall’Agenzia europea Eecea nel quadro del programma LLP Erasmus e realizzato sotto il coordinamento dell'Università di Bologna e con la partecipazione di dieci atenei europei: la Libera Università di Studi Internazionali di Roma, l’ISIT di Parigi, l’Università di Alcala, la Babes-Bolyai University di Cluj, la Budapest University of Technology and Economics, la Durham University, l’Institut Libre Marie Haps di Bruxelles, la Vienna University e l’University of Ghent. Accanto a queste realtà universitarie hanno operato anche cinque grandi partner aziendali della traduzione per creare un sistema di tirocini internazionali di qualità.
All'Expo di Milano, dopo la conferenza su cibo e traduzione sono intervenuti i partner del progetto Agora e gli studenti, chiamati nell’ultimo anno non solo a partecipare ai tirocini, ma anche a contribuire al design del progetto con riflessioni e proposte dei fruitori. L’evento, realizzato in collaborazione con la Direzione Generale della Traduzione, stato realizzato all'interno del progetto Translating Europe.