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Valentina Cervi incontra il pubblico ai Laboratori delle Arti

Primo appuntamento del ciclo di incontri con attori del cinema italiano promosso da La Soffitta


Mercoledì 27 aprile primo appuntamento per il progetto "Attrici e Attori incontrano il pubblico", a cura di Sara Pesce
, nell’ambito della Sezione Cinema del Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti. Alle 18 nell'Auditorium dei Laboratori delle Arti ci sarà l’attrice Valentina Cervi, intensa interprete del nostro cinema d’autore. L'incontro è coordinato Sara Pesce ed è previsto l'intervento di Alberto Scandola.

Gli appuntamenti di Attrici e Attori incontrano il pubblico, approfondiscono motivi, procedimenti e dispositivi del lavoro dell'interprete cinematografico e televisivo: lo studio sul personaggio, il rapporto con la regia e la produzione, l'intrecciarsi nella performance di motivi sociali, politici, di costume.

Al termine dell’incontro, alle ore 20, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, il Cinema Lumière ospita la proiezione di "Senza Lasciare Traccia", ultimo film di Valentina Cervi, opera prima di Gianclaudio Cappai, con Michele Riondino, Vitaliano Trevisan, Elena Radonicich. Presenti in sala, oltre a Valentina Cervi, il regista Gianclaudio Cappai e la sceneggiatrice Lea Tafuri.

Cosa scaturisce dall’intervista a un’attrice o un attore? Se essi costituiscono la sostanza umana dei film, che contributo può dare la loro voce viva, sollecitata dal contatto con il pubblico che ha amato (o detestato!) i film da loro interpretati, alla comprensione dei film stessi e dei meccanismi della spettatorialità? Il rapporto degli attori con il prodotto finale è, nella maggior parte dei casi, indiretto. Differente sarà quindi il loro discorso sui film rispetto al regista. Attraverso la loro testimonianza si scoprono le sinergie tra personalità individuale e forme della creazione filmica. Gli incontri, promossi dal Centro La Soffitta, permettono agli attori di raccontare sé stessi, approfondendo alcuni passaggi nascosti del fare un film, i motivi e i metodi del loro lavoro sul set e fuori dal set: dal rapporto con specifici modelli recitativi, all’intrecciarsi di motivi sociali, politici e di costume nello stile della performance.

Valentina Cervi è artista prolifica, figlia e nipote d'arte, con un esordio al grande schermo precoce che la vede collaborare con registe di grande calibro come Francesca Archibugi (Mignon è partita,1988) e Jane Campion, (Ritratto di Signora, 1996). Da vent'anni offre ininterrottamente ritratti femminili al nostro cinema e a quello internazionale. Dalla secentesca Artemisia Gentileschi (Agnès Merlet, 1997) - vitale e ribelle - alla complessa madre e figlia della nostra contemporaneità metropolitana (Provincia Meccanica, Stefano Mordini, 2005), a figure femminili enfatiche e parodistiche (L'anima gemella, Sergio Rubini, 2002), le interpretazioni di Cervi abitano sia un certo cinema di nicchia sia grandi produzioni internazionali (Miracolo a Sant'Anna, Spike Lee 2008), includendo la serialità televisiva italiana e straniera (Distretto di polizia, 2012, True Blood, 2012).