In una Piazza Scaravilli per l’occasione trasformata in giardino, giovedì 15 giugno, alle 21, saranno le note dell’Ensemble di fiati del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna ad inaugurare Zambest, il nuovo cartellone di appuntamenti estivi promosso dall’Università di Bologna all’interno del programma Best del Comune di Bologna.
Più di trenta eventi tra giugno e luglio, tutti a ingresso gratuito, che oltre alla rinnovata Piazza Scaravilli andranno ad animare gli spazi del Cortile dell'Ercole e del Cortile del Pozzo di Palazzo Poggi, riportando così la zona universitaria al centro della programmazione culturale dell’estate bolognese.
“Dopo Zambé dell'estate 2016 e dopo le aperture dei mesi autunnali di Musei universitari e palazzi – dichiara il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini – il programma estivo 2017 rilancia i cortili di Palazzo Poggi e Piazza Scaravilli come luoghi per iniziative culturali che costelleranno i mesi estivi. Piazza Scaravilli diventa uno spazio verde dedicato agli studenti, i cortili ospiteranno letture, musica, piccoli spettacoli, dibattiti. Il tema conduttore che Unibo ha scelto è quello degli anni Settanta, un decennio di grande creatività e vitalità che ha caratterizzato l'Università e ne ha fatto un luogo centrale nel quadro della cultura italiana. In questo modo, l'area che gravita intorno a Palazzo Poggi entra in rapporto con l'area di Piazza Verdi, secondo un'ottica di scambio e collaborazione tra Ateneo e Teatro Comunale, come passo ulteriore di un processo già iniziato e sempre in evoluzione, e attraversato da questa estate dalla progettualità connessa al progetto Rock”.
Letture, concerti, proiezioni, spettacoli, incontri e dibattiti, ma anche aperture straordinarie, visite guidate ed eventi per i più piccoli. Dal punto di vista tematico - pur con alcune eccezioni - le iniziative in programma saranno incentrate sulla cultura degli anni Settanta, e in particolare sulla cultura che ha avuto vita all’interno dell’Università di Bologna durante quel decennio. Enrico Palandri, Gianni Celati, l'esperienza della performance, il teatro e la poesia di Giuliano Scabia, la musica e la canzone sono solo alcuni dei temi a cui verranno dedicate le serate.
"Gli anni Settanta - spiega Marco Antonio Bazzocchi, delegato per le attività culturali dell'Alma Mater - sono stati un decennio di cultura vivissima a Bologna, che ha visto nell'Università un suo centro fondamentale. Dal momento che ci troviamo in un anno che deve anche ricordare cosa è stata Bologna in quel periodo, abbiamo pensato che per gli studenti e per il pubblico oggi fosse importante recuperare quella cultura".
Giugno con Zambest
L'apertura ufficiale della rassegna – giovedì 15 giugno – coinciderà, come detto, con l'inaugurazione di Piazza Scaravilli, che grazie al primo intervento del progetto Rock sulla zona universitaria sarà trasformata in un vero e proprio giardino, diventando spazio esplicitamente dedicato alle iniziative studentesche e ai dibattiti.
Dopo l'apertura, ZamBest continua poi lunedì 19 (ore 17,30, Piazza Scaravilli) con il politologo Carlo Galli protagonista dell'incontro "Leggere Antonio Gramsci", insieme ad Otello Ciavatti e Stefano Bonaga: un appuntamento che rientra nel ciclo "Essere e città", a cura del Comitato Piazza Verdi. Sempre per "Essere e città", martedì 20, alle 19,30, in Piazza Scaravilli, ci sarà Valerio Varesi con "Il commissario Soneri e la strategia della lucertola" (modera Giovanni Ghiselli), mentre alle 21, nel Cortile del Pozzo, Simone Francia legge "Alice disambientata", con Marco A. Bazzocchi.
Il primo appuntamento nel Cortile dell'Ercole di Palazzo Poggi è giovedì 22 (ore 21) per parlare di fotografia assieme a Nino Migliori; a seguire si esibirà il Coro del Collegium Musicum Almae Matris. Venerdì 23 (ore 18,30, Piazza Scaravilli) torna "Essere e città" con Gianluca Morozzi e i suoi "Racconti per piccole iene" (modera Otello Ciavatti), mentre sabato 24, alle 21, Piazza Scaravilli ospita un concerto dell'Orchestra Senzaspine diretto da Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani.
L'ultima settimana di giugno con Zambest si apre lunedì 26, alle 19, nel Cortile dell'Ercole, insieme a Christian Boltanski, protagonista di un incontro-dialogo con Danilo Eccher. Martedì 27, invece, doppio appuntamento: alle 18,30, in Piazza Scaravilli, Serenella Gatti Linares presiede l'incontro "Poetesse di Bologna", nell'ambito della rassegna "Essere e città", mentre alle 21, nel Cortile del Pozzo, Enrico Palandri legge il suo "Boccalone", in compagnia di Alberto Bertoni. "Essere e città" torna anche mercoledì 28 (ore 18,30, Piazza Scaravilli) con "Lettera a Dina", insieme a Grazia Verasani (presiede Milena Naldi). Doppio appuntamento, di nuovo, giovedì 29: per "Essere e città", alle 18,30 in Piazza Scaravilli, Maurizio Stupiggia interviene su "Il corpo violato" (presiede Vannia Virgili), mentre alle 21 nel Cortile del Pozzo c'è "Meglio è di risa che di pianti formarsi", disavventure pedagogiche lette dagli studenti dell'Università di Bologna con Michele Dell'Utri, Simone Francia, Diana Manea ed Eugenio Papalia. Ancora per "Essere e città", venerdì 30 (ore 18,30, Piazza Scaravilli) tocca a Erus Sangiorgi con "Vivere sani di corpo e di mente" (presiede Gian Luca Pascucci).
Luglio con Zambest
Il programma di Zambest di luglio si apre con un incontro su "L'era Trump", sabato 1, ore 18,30, in Piazza Scaravilli, insieme a Nadia Urbinati e Luciana Castellina (nell'ambito di "Essere e città"). Si continua poi martedì 4 nel Cortile del Pozzo (ore 21) con un appuntamento sulla Performance negli anni '70, curato da Fabiola Naldi, a cui seguirà "Filoconduttore", un happening performativo dei Fratelli Broche. Mercoledì 5, invece, spazio alla danza (ore 21, Cortile dell'Ercole) con "Lotus" di Simona Bertozzi: spettacolo realizzato all’interno del bando Migrarti 2017, a cura di Associazione Culturale Nexus e Associazione Tamil in Italia. Giovedì 6, alle 19, nel Cortile del Pozzo, c'è poi "Si-Amo 70": letture plurilingue per riassaporare il gusto di un’epoca a cura della Compagnia SSenzaLiMITi, formata da studenti del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione Unibo (Campus Forlì).
Torna la musica lunedì 10 (ore 21, Cortile del Pozzo) con "Live on air Alone", performance sonora per voce, CD e laptop di NicoNote. Spazio ai più piccoli, invece, martedì 11: alle 21, nel Cortile del Pozzo va in scena "Il castello dei burattini incrociati", spettacolo per adulti e bambini da 3 anni in su, liberamente ispirato alle fiabe di Italo Calvino, a cura di Burattinificio Mangiafoco. Mercoledì 12 (ore 21, Cortile del Pozzo) Michele Di Giacomo legge Gianni Celati, mentre giovedì 13 (ore 21, Cortile del Pozzo) Giuliano Scabia legge "Il Gorilla quadrumàno". Venerdì 14 si torna nel Cortile dell'Ercole (ore 21) per "L'insurrezione dei semi", messa in scena di un testo di Scabia a cura della Compagnia del Pratello, con la regia di Paolo Billi.
Mercoledì 19, ancora nel Cortile dell'Ercole (ore 21) va in scena "Il Sogno e l’Utopia. Biografia di una generazione", un monologo di e con Porpora Marcasciano. Giovedì 20, alle 21, nel Cortile del Pozzo, Marinella Manicardi legge brani di James Joyce nella traduzione di Gianni Celati, mentre venerdì 21 (ore 21, Cortile del Pozzo) Lino Guanciale legge Goffredo Parise. Infine, martedì 25, sempre alle 21 nel Cortile del Pozzo, appuntamento con Elena Bucci che leggerà brani di Natalia Ginzburg.
Aperture straordinarie (e ciliegie)
In programma per Zambest anche alcune aperture straordinarie dei Musei universitari: giovedì 15 giugno e martedì 20 giugno, il Museo di Palazzo Poggi resterà aperto dalle 16 alle 21, mentre lunedì 26, alle 17 (con aperitivo), sarà organizzata una visita guidata su prenotazione (massimo 40 persone). Visite guidate con prenotazione (alle 18 e alle 19) sono previste anche per venerdì 14 luglio.
Nelle serate del 15, 19 e 20 giugno, invece, in Piazza Scaravilli sarà possibile acquistare le ciliegie Unibo presso il gazebo dell'Azienda Agraria dell'Alma Mater.
Best e Zambest
Il progetto Zambest, curato da Università e Comune di Bologna, si realizza in continuità con le rassegne Zambè, della scorsa estate, e La via Zamboni, che si è svolta invece nel periodo invernale, nel segno di una rinnovata energia da parte delle istituzioni nella cura della area che abitano.
Zambest è parte di Best, il programma estivo che quest'anno si rinnova intorno all'idea forte della Cultura che si fa spazio, invade i luoghi e li accende, rendendosi strumento concreto di riqualificazione, terreno fertile per nuove relazioni possibili tra gli spazi della città e i cittadini che li abitano.