E’ stato presentato stamattina, a Palazzo Malvezzi, il documento Forme di integrazione nell’Area metropolitana di Bologna, da Giuliano Barigazzi, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana di Bologna, Francesco Ubertini, Rettore dell’Università di Bologna, Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna e dai Direttori Generali delle Aziende sanitarie dell’Area metropolitana bolognese, Mario Cavalli dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, Chiara Gibertoni dell’Azienda USL di Bologna, Antonella Messori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi e Andrea Rossi dell’Azienda USL di Imola.
Curato dal Nucleo Tecnico di Progetto, il documento è frutto di un anno di lavoro che ha preso il via a seguito dell’Accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna e CTSSM, siglato nel giugno 2017, per disegnare gli scenari e le ipotesi di sviluppo per il futuro della sanità metropolitana, con la determinazione a rivestire un ruolo di primissimo piano nel contesto nazionale ed internazionale.
L’obiettivo è stato valutare gli strumenti istituzionali e organizzativi più efficaci per migliorare, attraverso l’integrazione tra le Aziende e in condizioni di sostenibilità economica, una riorganizzazione dei servizi distrettuali e ospedalieri nell’Area metropolitana, per migliorarne l'accessibilità, prossimità e qualità, per stimolare la ricerca e l’innovazione e qualificare la didattica pre e post-laurea.
Tra le principali proposte contenute nel documento, consultabile in modo completo sul sito della CTSS metropolitana di Bologna: Una nuova Azienda Ospedaliero-Universitaria, centro per il trattamento di patologie complesse a vocazione chirurgico-interventistica e polo di riferimento nazionale per la ricerca traslazionale e la didattica, che si propone come terzo IRCCS dell’area metropolitana, nella quale far confluire le alte specialità del Policlinico di S. Orsola e dell’Azienda USL di Bologna; Dipartimenti di continuità per raccordare ospedale e territorio e rispondere più efficacemente alle esigenze di prossimità e continuità assistenziale dei cittadini; Dipartimenti interaziendali di ambito metropolitano per servizi trasversali come l’Emergenza-urgenza o per aggregare strutture specialistiche; Accordi di programma per esercitare funzioni di programmazione e di alta gestione attraverso un Organo di governo comune tra le Aziende metropolitane; Un soggetto giuridico autonomo di tipo Consortile al quale le Aziende rimettono le risorse necessarie per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di interesse comune.
Un'Azienda di nuovo tipo, Sanitario-Universitaria, con vocazione alla piena integrazione tra livelli assistenziali ospedalieri e territoriali e allo sviluppo di ricerca e formazione in questi ambiti, della quale faranno parte anche le strutture del Policlinico di Sant’Orsola che rispondono a bisogni di tipo generalista, oltre che quelle dell’attuale Azienda USL di Bologna.
Sulle proposte presentate la CTSS metropolitana di Bologna avvierà a settembre una fase di ascolto, attraverso un percorso di informazione e consultazione aperto a tutti, che coinvolgerà i diversi attori della sanità metropolitana, le categorie professionali, sanitarie e amministrative, oltre che le istituzioni locali, l’Università, le organizzazioni sindacali, le forze sociali e i cittadini e si concluderà entro il mese di ottobre.