Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home In Ateneo Il Rettore alla cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti di San Marino

Il Rettore alla cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti di San Marino

"Auguro a Voi, ai Vostri nuovi Capitani Reggenti, al Vostro Stato di saper difendere anche in momenti difficili come quello che stiamo vivendo tutti i valori della libertà intellettuale che stanno alla base del mito fondativo di questi luoghi": il messaggio di Ubertini per la festa dei nuovi Capitani Reggenti, Mirco Tomassoni e Luca Santolini

Si è svolta stamattina, a San Marino, la Cerimonia di Insediamento degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Mirco Tomassoni II e Luca Santolini I, per il semestre 1° ottobre 2018 - 1° aprile 2019. I nuovi Capitani Reggenti, eletti il 17 settembre scorso, hanno ricevuto i pieni poteri dai due loro predecessori, Stefano Palmieri e Matteo Ciacci, secondo un cerimoniale che, come disse Romano Prodi, "è una lezione sull'origine della democrazia in Europa". Una cerimonia che, infatti, si ripete di sei mesi in sei mesi fin dal 1243.

Il Rettore Francesco Ubertini è stato chiamato come oratore ufficiale della cerimonia, portando il saluto dell'Ateneo di Bologna agli eccellentissimi Capitani Reggenti, ai Signori Segretari di Stato, ai Signori Membri del Consiglio Grande e Generale e a tutte le Autorità, senza mancare di esprimere l'onore di essere presente in quanto rappresentante di un’istituzione così antica, così vasta, così complessa come l'Alma Mater

Il Rettore ha ribadito il concetto di libertà di insegnamento alla base della formazione universitaria e della formazione in generale, di cui aveva parlato lo stesso Giosuè Carducci chiamato alla cerimonia per parlare della sua visione della Storia e della Storia di San Marino.
"Il suo discorso - ha detto il Rettore - era improntato a un concetto talmente alto e forte ancora oggi, il concetto di libertà, che non posso fare a meno di metterlo anche io al centro del mio intervento di oggi. L’idea alta e nobile di Libertà, quell’idea che Carducci rivendicava qui per San Marino, significa non possibilità di fare quello che si vuole senza nessun vincolo, ma significa possibilità di fare sapendo che si agisce dentro la Storia, dentro le Istituzioni, con la coscienza dei vincoli che queste Istituzioni ci pongono ogni giorno".

"Solo la scuola - ha concluso Ubertini - può permettere agli individui di diventare uomini consapevoli, professionisti seri, cittadini responsabili. L’immagine dello studente cittadino è al centro di molte operazioni che sto cercando di realizzare all’interno dell’Ateneo di Bologna. Lo studente cittadino è il rappresentante vero di un’idea alta di libertà e di responsabilità".