La comunità dei docenti di AlmaEClub - il Club dell'Università di Bologna sull'imprenditorialità - si ritroverà presso il Campus di Cesena per estendere le prospettive della riflessione legata ai diversi modelli di business che caratterizzano le nuove imprese attive nel settore agroalimentare e per mettere in luce i percorsi di affiancamento e di sostegno che l'Ateneo offre ai suoi studenti, laureati e dottorandi con idee imprenditoriali. L’appuntamento è fissato per lunedì 29 ottobre, alle 15,15, al Campus di Cesena, nelle aule di piazza Aldo Moro 90: la partecipazione è libera con iscrizione online.
La giornata si aprirà con i saluti di Rosa Grimaldi, delegata all’imprenditorialità dell’Ateneo, e di Luciano Margara, presidente del Campus di Cesena. A seguire, Roberto Pasi modererà gli speech di Marco Ramilli (Yoroi), Fabio Nalucci (Gellify) e Giancarlo Addario (Five Seasons Ventures). Il coinvolgimento attivo dei partecipanti avverrà poi attraverso il confronto in due tavoli di lavoro: “Acquisizione e gestione dei Big Data” e “Digital Food Processing”, che permetterà di condividere idee, attività, ricerche, e possibili sviluppi della cultura imprenditoriale anche in virtù di una benefica contaminazione con gli studenti.
A Cesena, territorio vocato per specializzazione al settore agroalimentare, il futuro del settore è indubbiamente strettamente connesso all’innovazione tecnologica e digitale che trova applicazione orizzontale in tutti gli ambiti commerciali. In questo senso, l'innovazione digitale sembra avere molteplici attuazioni: da un lato le piattaforme di consegna di cibo (food delivery) e i motori di ricerca per ristoranti o ricette particolari (marketplace), dall'altro sistemi informativi per la gestione dei processi di lavorazione, trasformazione e stoccaggio, il controllo di filiera e certificazione di prodotto. Al centro un modello che punta a innovare tutta la filiera, dal produttore al consumatore.
È sempre più alta, infatti, l’attenzione su come le tecnologie digitali possano contribuire ad aumentare la competitività nel settore agroalimentare, da una parte garantendo la qualità dei prodotti e dall’altra rendendo più efficienti i processi (l’agricoltura di precisione a supporto dell’efficienza e della qualità nella produzione agricola; l’innovazione digitale nella tracciabilità di prodotto lungo la filiera; il ruolo trasversale dell’innovazione digitale per la qualità e la sostenibilità alimentare).
In questo contesto, un ruolo centrale può essere svolto dalle start up che sviluppano soluzioni innovative e tecnologiche per la crescita del settore agroalimentare: queste realtà, disponendo spesso di un’agilità di sperimentazione maggiore rispetto a un’azienda tradizionale, costituiscono un “laboratorio di test” per nuovi modelli di business e rappresentano un modello virtuoso di trasferimento di risultati della ricerca al mercato.