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Si è conclusa con successo la terza edizione di Fuori dai sentieri battuti

Partecipazione, coinvolgimento, prove pratiche, conoscenza del mondo Unibo: alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato il workshop residenziale organizzato ancora una volta a Bertinoro e che ha accolto circa 70 docenti e ricercatori assunti nel 2018

Si è conclusa la terza edizione di Fuori dai sentieri battuti, il progetto dell'Alma Mater, a cura del Settore Quality Assurance e Innovazione didattica, avviato nel 2017 con l'obiettivo di accogliere il personale accademico neo assunto e coinvolgerlo in un percorso di socializzazione, attraverso l'organizzazione di diverse iniziative.


Quest'anno il CEUB-Centro Residenziale Universitario di Bertinoro ha visto riunirsi, per le giornate del 28 febbraio e 1 marzo, circa 70 ricercatori e docenti assunti nel 2018 (RTDB e docenti provenienti da altre Università) per vivere un'esperienza di conoscenza e approfondimento dei vari ambiti dell'Alma Mater, condivisione di progetti e obiettivi, relazione e senso di appartenenza.

Sono intervenuti, nelle due giornate, il Rettore Francesco Ubertini, il Prorettore per la Didattica Enrico Sangiorgi, il Prorettore per la Ricerca Antonino Rotolo, la Prorettrice per le Risorse Umane Chiara Elefante, la Prorettrice per le Tecnologie Digitali Paola Salomoni, Elena Luppi Delegata per l'innovazione didattica, la Dirigente dell’Area Formazione e Dottorato Daniela Taccone.

Nel corso della prima giornata, gli incontri si sono focalizzati sulla conoscenza dell'organizzazione dell'Università di Bologna, la Ricerca e la Terza missione dell'Ateneo e si sono conclusi con un'esercitazione “ELEVATOR PITCH” che ha offerto ai partecipanti la possibilità di presentare un proprio progetto; il secondo giorno invece è stato dedicato all'innovazione didattica dalla teoria e alla pratica, evidenziando i progetti e le azioni del Centro di Ateneo nato per la promozione e lo sviluppo di attività che mettano in sinergia il coinvolgimento attivo dei docenti e degli studenti, per il miglioramento continuo della qualità della didattica.

"Si tratta di un evento unico in Italia che, di anno in anno, cresce e trova sempre maggiori consensi e partecipazione - afferma il Prorettore per la didattica Enrico Sangiorgi. - Un'esperienza che ha l'obiettivo di fare entrare in contatto colleghi di discipline diverse in un sistema complesso come quello dell'Alma Mater e nascere collaborazioni e scambi di idee e progetti trasversali".

Come racconta il ricercatore Erik Caroselli del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Unibo, "E' stata un’esperienza ispirante, in cui ho avuto la possibilità di stringere contatti con colleghi giovani e motivati con cui sono già d'accordo per una partecipazione progettuale multidisciplinare a un’imminente call europea. L’elevator pitch è stata un’occasione per mettersi alla prova in una modalità di comunicazione inusuale ma molto utile per imparare a modificare il “taglio” della presentazione rivolta a un pubblico diverso da quello delle conferenze scientifiche settoriali. Sono felice di avere vissuto questa esperienza che consiglierò sicuramente ad altri colleghi".

Le iniziative dedicate ai nuovi docenti Unibo non terminano qui perché è previsto, in primavera, un nuovo incontro dal titolo “L’Università di Bologna: la storia, i luoghi e i simboli”. Si tratta di un percorso itinerante nei musei dell’Alma Mater ideato con la finalità di far vivere un’ulteriore esperienza “fuori dai sentieri battuti” e volto ad alimentare il senso di appartenenza e la costruzione di senso e significato istituzionale e organizzativo, attraverso un percorso di conoscenza dei luoghi storici dell’Università di Bologna e del suo patrimonio culturale”.