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I primi due laureati di Unibo for Refugees, il programma di sostegno per gli studenti rifugiati

Hanno entrambi concluso corsi di laurea magistrale usufruendo delle borse di studio messe a disposizione dall'Alma Mater per gli studenti titolari di protezione internazionale o umanitaria


Arrivano i primi due laureati di Unibo for Refugees, il progetto promosso dall’Università di Bologna e dal Comune di Bologna per l’integrazione degli studenti rifugiati nel mondo universitario. I due neolaureati hanno entrambi concluso corsi di laurea magistrale – uno di area scientifica e uno di area economica – usufruendo delle borse di studio messe a disposizione dall’Alma mater per gli studenti titolari di protezione internazionale o umanitaria.

“È stata un’esperienza bellissima e gratificante”, dicono i due neolaureati. “Siamo profondamente grati a tutti i docenti e allo staff dell’Università di Bologna per l’aiuto e il supporto che ci hanno offerto durante questo percorso. Tutti i rifugiati in Italia che ne hanno la possibilità dovrebbero scommettere sulle loro capacità e approfittare di questa opportunità unica”.

Avviato in via sperimentale nel corso dell’anno accademico 2015/2016, il programma Unibo for Refugees è stato confermato negli anni accademici successivi con borse di studio per gli studenti iscritti e attività di orientamento e di supporto. Gli studenti rifugiati e richiedenti asilo possono iscriversi gratuitamente ai corsi di italiano del Centro Linguistico di Ateneo e, grazie ad un protocollo d’intesa siglato da Università di Bologna, ACLI e ASP Città di Bologna, possono partecipare a tirocini extracurricolari realizzati nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”.

Per l’anno accademico in corso sono state rinnovate sei borse di studio di Unibo for Refugees a studenti che ne erano beneficiari nell’anno precedente e che stanno quindi proseguendo il loro percorso universitario. L’Alma Mater ha inoltre finanziato cinque nuove borse di studio, erogate tramite i bandi Er.Go, sempre destinate a studenti titolari di protezione internazionale o umanitaria. È inoltre in previsione un bando per cinque premi di studio del valore di 2.500 euro.