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Una casa comune per l’università del futuro: ecco il manifesto di Una Europa

Libertà di ricerca, creatività intellettuale, innovazione e nuove opportunità per gli studenti: l’alleanza di otto prestigiosi atenei, di cui l’Università di Bologna è tra i membri fondatori, è pronta per dare vita all’istruzione superiore europea di domani


Una casa comune europea dove conoscenze, idee e valori possano evolversi liberamente e trovare soluzioni alle sfide cruciali che ci aspettano: dalla sostenibilità ambientale alla salute, dalla salvaguardia del patrimonio culturale all’intelligenza artificiale. Una Europa – l’alleanza di otto prestigiosi atenei di cui l’Università di Bologna è tra i membri fondatori – lancia il suo Manifesto per l’Università del futuro. Dieci punti che parlano di libertà di ricerca e creatività intellettuale, innovazione e nuove opportunità per gli studenti, con lo sguardo sempre ancorato allo sviluppo della società europea.

L’Università di Bologna aderisce al network Una Europa (University Alliance Europe) assieme ad altri sette noti e prestigiosi atenei europei: KU Leuven (Belgio), Helsingin Yliopisto (Finlandia), Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne (Francia), Freie Universität Berlin (Germania), Uniwersytet Jagielloński (Polonia), University of Edinburgh (Regno Unito), Universidad Complutense de Madrid (Spagna).

Gli otto atenei di UNA Europa formano oggi un’alleanza transnazionale che conta mezzo milione di persone tra studenti, ricercatori e docenti. Gli studi europei, la sostenibilità, il patrimonio culturale, la scienza dei dati e dell’intelligenza artificiale e la One Health sono le aree di interesse su cui si concentra l’impegno dell’alleanza: il collante tematico che lega l’impegno di queste otto grandi università. Sfide da affrontare sempre in senso multidisciplinare, anche grazie a collaborazioni dal basso verso l’alto supportate da finanziamenti mirati.

Il network ha già dato vita a 1Europe, progetto finanziato dalla Commissione Europea con 5 milioni di euro nell'ambito del programma Erasmus+. Nel corso dei prossimi tre anni, il progetto porrà le basi per dare vita all'università del futuro, sperimentando percorsi di didattica innovativa, di formazione congiunta e di public engagement, e favorendo la mobilità di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo tra le sedi degli atenei che fanno parte di Una Europa. Inoltre, grazie a 1Europe il network lavorerà alla costruzione di infrastrutture tecnologiche e di comunità di pratica che promuovano forme di collaborazione su tutti gli ambiti di ricerca.

Ma in campo ci sono anche altre iniziative. L’esperienza di UNA.TEN – programma di open innovation che ha coinvolto studenti degli atenei di Una Europa per ideare soluzioni a problemi nati nel corso dell’emergenza coronavirus – è stata la prima iniziativa di formazione congiunta promossa dall’alleanza. Altre ne seguiranno, sempre secondo lo schema “Learning for Society”, che vede gli studenti riuniti per affrontare sfide proposte da partner esterni, istituzionali, sociali o industriali. C’è poi il progetto pensato per dare vita ad un dottorato di ricerca congiunto dedicato al tema dei beni culturali: un titolo europeo che sarà riconosciuto negli otto paesi che ospitano gli atenei di Una Europa. E c’è anche il Future UniLab: un think tank nato per definire il futuro delle università, sviluppando modelli innovativi per la cooperazione nell’istruzione superiore europea.